SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Leggete questa frase: “I cittadini non ci chiedono di avere un ospedale a cento metri da casa ma ci chiedono i servizi di qualità”. Poi leggete questa: “Questo accordo permetterà ai fanesi di avere servizi di qualità vicino casa, giorno e notte”.

Sembrano posizioni diametralmente opposte ma le ha pronunciate la stessa persona: Luca Ceriscioli. La prima davanti ai microfoni di Riviera Oggi lo scorso 8 settembre (CLICCA QUI PER RIASCOLTARE LE PRECISE PAROLE) quando il presidente rispondeva a chi chiedeva di tenere aperti gli ospedali di San Benedetto e Ascoli. La seconda frase, invece, è stata pronunciata il 5 giugno scorso (riportata dal Resto del Carlino) quando il Governatore aveva appena firmato con Massimo Seri, Sindaco di Fano, un protocollo di intesa per tenere aperto l’ospedale della città nonostante sia nei progetti della Regione la costruzione di un ospedale nuovo di zecca, simile a quello che vogliono fare nel Piceno, nella vicina Pesaro.

Facciamo un po’ di chiarezza. Con una delibera di Giunta della scorsa primavera la Regione predisponeva un protocollo di intesa che assicura a Fano la sopravvivenza del loro ospedale, il Santa Croce, nonostante ci siano già i progetti per costruirne uno nuovo di primo livello in zona Muraglia a Pesaro, a 12 chilometri di distanza.

Nell’atto della Regione si motiva l’intesa con la necessità di “garantire la qualità dell’offerta assistenziale  dell’ospedale di Fano, che insiste in un’area ad alta densità demografica e attrattività turistica” (riportiamo l’esatto passaggio dell’atto nella FOTO). Ci sembra di sentire le stesse identiche ragioni di chi, dai 5 Stelle a Giorgio De Vecchis e le altre forze politiche consiliari sambenedettesi, in questi mesi sta chiedendo un presidio di primo livello vicino a San Benedetto, proprio perché la città  attrae ogni estate migliaia di turisti e ha una densità demografica fra le più alte della Regione.

Per Ceriscioli esiste quindi una doppia Sanità? Una per il Nord delle Marche in cui la costruzione di un nuovo ospedale non è un motivo sufficiente per chiudere le altre strutture e una per il Sud in cui sull’altare dell’Ospedale di Vallata devono chiudere sia il Mazzoni che il Madonna del Soccorso?

Ci piacerebbe che il Governatore rispondesse.

NON CI FERMIAMO QUI. L’accordo che Ceriscioli ha firmato con Fano contiene altri particolari che potrebbero far emergere una serie di disparità di trattamento fra il Nord e il Sud di questa Regione. Restate sintonizzati, perché questa è solo la prima puntata.