GROTTAMMARE – Segui in diretta il Consiglio Comunale di Grottammare del 19 ottobre.

Il primo punto all’ordine del giorno è la mozione presentata dalla consigliere del M5S Alessandra Manigrasso la quale richiede di deliberare la riduzione del 50% della retta del Centro d’Infanzia Convenzionato per il secondo figlio iscritto all’asilo nido.

ORE 18:10 Si inizia dopo l’appello e dopo che è stato modificato l’ordine di alcuni punti all’ordine del giorno.

ALESSANDRA MANIGRASSO M5S Chiede di sapere come siano state applicate alcune delibere di giunta in merito all’interrogazione: “San Benedetto aveva attuato una agevolazione tariffaria con i fondi regionali riconoscendo la gratuità della frequenza e per il centro estivo per chi aveva un Isee fino a 21 mila euro. Vogliamo dunque sapere in che modo avete utilizzato al meglio questi fondi a Grottammare per un bel progetto che vi è stato riconosciuto.

ENRICO PIERGALLINI SINDACO Sono particolarmente contento di questa interrogazione perché dà la possibilità al sindaco di illustrare quello che è stato fatto. Noi abbiamo ottenuto un finanziamento grazie al progetto presentato. Il finanziamento riguarda gli interventi da 0 a 6 anni, quindi asilo nido e scuola materna. Importante è ricapitolare la situazione del nostro servizio di asilo nido. Risulterà evidente anche che la mozione presentata successivamente è superata da una delibera di giunta presentata a giugno.

Nel 2004 i costi dell’asilo nido erano questi: del tempo ridotto fino al pranzo era di 270 euro, con il pasto 320 euro, tempo prolungato 370 euro: questi erano i prezzi del Comune di Grottammare nel 2004. Oggi, 14 anni dopo, abbiamo questi prezzi: tempo ridotto 320, pranzo 350, tempo pieno 403 euro ma con l’uscita non alle 16 ma alle 18. Abbiamo tenuto in un mondo cambiato.

Successivamente però i costi aumentarono: il tempo ridotto aumentato a 370, il tempo normale a 400, il tempo prolungato a 470. Ma dal 20143 aumentammo la quota di iscrizione annuale fu ridotta da 200 a 80 euro, e riducemmo i costi a quelli attuali. Nel 2012-13 i frequentanti del Pollicino erano 7, e negli anni sono saliti gradualmente fino ad arrivare al massimale del 2016-17 di 20 iscritti e mantenuto nell’anno successivo. Quindi lo shock che abbiamo dato è risultato efficiente.

Sono quindi sorpreso come la consigliere non abbia visto la delibera comunale del 1° giugno che affrontava proprio il tema e dava atto che i servizi sociali del Comune lavorano tutti i giorni con nuclei familiari in forti difficoltà economiche. Con quella delibera coglievamo l’occasione del finanziamento regionale e dava indirizzo di lavorare sull’esonero totale delle tariffe di frequenza per le scuole dell’infanzia e la riduzione tariffaria fino a un tetto massimo di 21 mila euro.

La delibera va ben oltre la riduzione del 50% per la retta per il secondo figlio, ma mira ad un progetto di 167 mila euro che si è collocato molto bene e sarà finanziato sicuramente, anche se magari non integralmente. Il progetto prevede l’esenzione totale per tutti i nuclei familiari che sono sotto i 7500 euro di Isee, sia dalla retta dell’asilo che per il pagamento dei buoni pasto. La seconda soglia prevede la riduzione dei costi, quindi tra i 7500 e i 10 mila euro di Isee, per una riduzione del 75%. La terza fascia è tra i 10 mila e i 15 mila, riduzione 50%. L’ultima è tra i 15 mila e i 20.500 euro di Isee con riduzione del 30%.

Prendiamo il tempo prolungato fino alle 18: la prima fascia è esenzione totale, la seconda fascia vede una riduzione di 273 euro al mese quindi un costo di 99 euro al mese per frequentare l’asilo dalle 8 alle 18 con pasto compreso; per la seconda fascia riduzione di 169 euro, quindi 184 al giorno; per la terza fascia 100 euro di riduzione e retta di 251 euro.

Concludo senza polemica: gli interventi proposti dal comune e presentati al finanziamento superano la pur corretta richiesta della riduzione del 50% per il solo secondo figlio.

MANIGRASSO Ad oggi le cose non sono ancora così, una famiglia media che ha due bambini e vuole accedere al servizio convenzionato paga indistintamente perché non ci sono valutazioni Isee, cosa che è stata tolta nel 2010. Perché? Il problema è che a Monteprandone e a San Benedetto ci sono delle differenze rispetto a Grottammare, lì i secondi figli hanno diritto ad una riduzione del 50% a parità di Isee. Le famiglie che si sono a noi rivolte perché ci sono queste differenze.

PIERGALLINI Consigliere, io penso che lei avrebbe dovuto leggere prima la nostra delibera. Vi do un consiglio, le mozioni sarebbero anche da condividere con altri consiglieri e assessori. Lei ha fatto l’interrogazione proprio sulla delibera che stabilirà le nuove fasce Isee. Era sufficiente che questa mozione l’avesse fatta e discussa prima all’assessore o al sindaco, l’esecutivo le avrebbe risposto e lei aveva più informazioni. Invece di leggerla prima sui giornali. Non va tutto benissimo e io sono il primo a sentire il peso di quello che non si riesce a fare, ma almeno il già fatto bisogna saperlo.

MANIGRASSO Io mi sono rivolta agli uffici e mi hanno fornito queste informazioni. E cosa devo rispondere? Addirittura aver da ridire di aver dato la mia mozione ai giornali, in quale regime viviamo. Non siamo soddisfatti. Lei non deve rispondere a me ma ai cittadini. Ben venga il progetto da finanziare ma ad oggi la situazione è questa.

SECONDO PUNTO ALL’ORDINE DEL GIORNO INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA DI MANIGRASSO RELATIVE AL SISTEMA INTEGRATO DEI SERVIZI 0-6 ANNI.

MANIGRASSO: “Oggi abbiamo poca occupazione femminile e la difficoltà di coniugare il lavoro coi figli. I pochi asili nido presenti sul territorio nazionale non ci hanno aiutato. La presenza dei nidi con costi proibitivi può essere un ostacolo alla presenza delle donne nel mondo del lavoro. Questo è un problema familiare”.

PIERGALLINI: “Ripeto: la delibera di giunta già approvata ha fasce Isee ben più vantaggiosa della mozione proposte. Nel caso in cui la Regione dovesse rispondere picche, le suggerisco di ripresentare la mozione ma adesso le chiedo di ritirarla perché è superata. Io vedo che nel vostro programma elettorale ci sono queste specifiche politiche: non vedo nel programma né la costruzione di un nuovo asilo nido, che è l’unico strumento per aumentare i posti degli asili nido. Nel nostro programma, invece, c’è”.

MANIGRASSO: “Noi parliamo di sostegno al welfare e alle famiglie, perché la tutela del territorio ci sta a cuore. Vi chiedo di votarla”.

LORENZO VESPERINI (Città Unita) “Il sindaco ha elencato una serie di dati, ma la storia occorre raccontarla tutta, non a metà. Dobbiamo aspettare che la Regione ci dia i soldi in merito al progetto evidenziato. Bisogna vedere cosa si è svolto con l’Asilo Nido Pollicino: dalle tasche comunali si è finanziato un asilo nido gestito da un privato per diverse migliaia di euro. Il costo del servizio se non erro è di 115 mila euro diviso due annualità. Convenzione stipulata nel 2015 fino al 2017 e poi prolungata. Su questo c’è una analisi da fare su questo progetto tanto a cuore al sindaco. Io spendere 115 mila euro diviso due annualità, pagare i locali per 13 mila euro, secondo me è una scelta che si poteva svolgere con un investimento diverso. Perché le famiglie che utilizzano il Pollicino continuano a pagare la retta.

Il costo del servizio è di 6.115 euro mensili, diviso 20 fruitori porta ad un risparmio di 305 euro al mese. Quindi 305 euro le mette il Comune, perché deve pagare anche il privato? In un contesto del genere chiamerei il Pollicino asilo comunale se la cooperativa ha questi costi”:

PIERGALLINI: Consigliere Vesperini la proroga l’ha fatta la Regione. La gara per l’affidamento dell’asilo nido è stata messa in una gara di evidenza pubblica. Il Comune deve accettare la migliore offerta rispetto alle linee guida descritte dal Comune. Dunque se lei ritiene che la Pollicino non faccia bene il suo compito, può denunciarlo e prendersene la responsabilità. Non so come funzionano gli asili privati, noi invece come pubblico so che dobbiamo applicare dei tariffari specifici e soprattutto pagare i dipendenti come realmente devono essere pagati, mentre nel privato a volte si scaricano sui lavoratori i bassi costi degli asili privati, cosa che non vogliamo fare.

Resto basito dal suo calcolo, quei soldi che noi mettiamo nell’asilo nido servono per tenere basso il costo. Il conto che ha fatto dimostra che noi paghiamo 35 euro al giorno per tenere un bambino 10 ore al giorno con pranzo e merenda. Li vogliamo pagare o no questi lavoratori? Costo del pasto, luce, riscaldamento, sicurezza, lavoro.

VESPERINI: Grazie per la storiella e il lieto fine del suo riferimento finale al cinema. Ma le situazioni sono ben altre. Ricordo che paghiamo anche 13 mila euro per i locali alla cooperativa. La cosa grave è che lei ha fatto tutto questo percorso ma non ha risposto alla mia analisi. Fino al 2013 la stessa cooperativa gestiva a Grottammare il servizio di asilo nido, e adesso hanno un asilo nido privato. Io dico che l’eccessivo pagamento per l’asilo va abbattuto perché ci sono le risorse per poterlo fare.

PIERGALLINI: Lei consigliere Vesperini non risponde a nulla. Il nostro programma di mandato conferma che noi vogliamo investire in un asilo nido. A me non interessa come funzionano gli asili nido privati, a me interessa che funzioni l’asilo nido Pollicino e presto ci sarà un nuovo bando. Lei potrebbe dire: chiudiamo il Pollicino e diamo i contributi agli asili privati: questa sarebbe una scelta ma ridurrebbe i posti disponibili.

VESPERINI: “Non ho mai detto di chiudere Pollicino”.

MANIGRASSO: “Se non erro il Comune aveva dato la propria disponibilità di una struttura per un asilo nido. Vi chiedo di votare la mozione, ci siamo ritrovati d’accordo su molti punti”.

PIERGALLINI: “Vi chiedo di rinviare la mozione perché altrimenti andiamo in conflitto con una delibera che apre invece ad una possibilità ben più rosea per le famiglie che pagano la retta”.

TUTTO IL CONSIGLIO COMUNALE ALL’UNANIMITA’ DECIDE DI RINVIARE LA DISCUSSIONE DELLA MOZIONE

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PUNTO 3 Variazione di bilancio DI PREVISIONE 2018-2020.

Approvato con 4 contrari e 10 favorevoli.

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PUNTO 4 Autorizzazione estinzione Cassa Depositi e Prestiti spa.  Rocchi: Possiamo estinguere 5.697.000 euro, noi faremo un bando ad evidenza pubblica ed estingueremo il mutuo a dicembre. Nella delibera poniamo esclusivamente dei limiti.

Voto: contrari 4, favorevoli 11.

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PUNTO 5 Autorizzazione nuovi mutui finalizzati alla copertura per pari importo dell’estinzione di posizioni diverse aperte presso Cassa Depositi e Prestiti.

ROCCHI Vicensindaco spiega la delibera.

MANIGRASSO: Una operazione finanziaria dettata dal buon senso che lascia trasparire come in passato siano stati accesi troppi mutui. Certo, l’indebitamento serve per creare sviluppo e occupazione ma leggendo questi prospetti e vedendo le rinegoziazioni fatte dopo qualche anno dall’accensione del mutuo. Le rinegoziazioni avvenute dal 2010 al 2015 hanno visto il sindaco prima vice, poi sindaco. In campagna elettorale abbiamo approfondito il bilancio, e oggi quindi non posso che esprimere un voto contrario.

VESPERINI: Voglio aprire un inciso sulla scuola materna, ad esempio, ed è importante avere i plessi in sicurezza. Nel 2008 fu inserito ad esempio sul tetto della scuola Battisti e una parte della somma fu usato per l’ampliamento di 115 metri della Battisti. Nel 2016 dopo il terremoto chiesi a Diana Ruffini informazioni sulla vulnerabilità sismica delle scuole. Il sindaco non ci ha mai mostrato la ragionevolezza della chiusura della scuola e ad oggi invito il consiglio di cercare dalle economie dei mutui chiusi, quindi avere dei soldi per investire in sicurezza scolastica. Chiedo al sindaco di finanziare con soldi pubblici il progetto. Abbiamo già pagato e dunque chi ha fatto l’opera deve rimediare.

Il nostro voto sarà quindi negativo, perché non conosciamo l’esito della rimodulazione dei mutui e soprattutto non conosciamo l’impiego di eventuali risparmi. Io spero che i fondi vengano utilizzati per il Ponte Tesino che mi è a cuore.

ROCCHI Alla consigliere Manigrasso devo dire che l’ultimo mutuo con Cassa Depositi e Prestiti è del 2010. Per il resto a causa dei tagli dello Stato agli enti locali, è stato consentito di prolungare le scadenze mantenendo il tasso di interesse. Riguardo Vesperini, non so cosa c’entri quello che ha detto con la possibilità di questa operazione finanziaria.

STEFANO NOVELLI Dispiace per i termini usati dalla consigliera Manigrasso. Ad esempio “buttare”, oppure poco fa l’ho sentita dire “io sono nel giusto”. I mutui servono a raggiungere propositi ideali e programmatici.

PIERGALLINI: A causa dei tagli alla spesa pubblica i governi hanno dato la possibilità di rinegoziare i debiti e con i risparmi della dilazione hanno mantenuto la spesa corrente. Mi sorprende che la consigliere Manigrasso ora parli male dell’indebitamento quando il governo attuale basa tutto su questo. Se il progetto riuscisse io sarei il primo ad esserne contento. Io sono per un sistema keynesiano, ma il sistema va valutato.

Sulla scuola la situazione è ben diversa rispetto a quello che lei ha detto. La vulnerabilità sismica è stata fatta dal Comune con fondi statali. La scuola, prima di tutto, è agibile, a lei è sfuggito. Secondo lei io mandavo i bambini di Grottammare tra cui mia figlia in una scuola inagibile? Abbiamo chiuso per precauzione un’aula e abbiamo trasferito gli studenti in altra aula. Tutto l’edificio ha anche le schede Edes della protezione civile. La scuola ha sopportato i terremoti dell’Aquila e dell’Appennino senza una lesione e dalle verifiche risulta che è agibile al meglio.

I soldi sono stati trovati per la messa in sicurezza dell’aula. Poi andremo a vedere di chi è la colpa e chiederemo un risarcimento.

Lei inoltre chiede di investire il risparmio dei mutui negli investimenti nelle scuole. Ma non è possibile, perché il risparmio è spesa corrente, l’investimento capitale. Noi poi non estinguiamo i mutui, riduciamo il tasso di interesse e col risparmio manteniamo i servizi.

MANIGRASSO: Assessore Rocchi, se rinegoziamo i mutui continuiamo a pagare gli interessi senza estinguere il capitale. Ci sono stati mutui accesi anche per opere che non hanno mai visto luce, come acquisti di terreni per il Polo Scolastico che non c’è mai stato. Continuiamo a pagare interessi su interessi.

ROCCHI Negli ultimi anni la quota capitale è scesa di un milione e mezzo perché l’abbiamo pagata…

VESPERINI Parlo della scuola Battisti, assessore Rocchi, perché oggetto di un investimento nel 2008, leggendo quanto scritto dall’ingegnere che ha analizzato la scuola si legge che considera la struttura “quasi labile”, anche se oggi considerata agibile. Quindi vedo delle incongruenze riguardanti l’aula in oggetto che non darebbe garanzie sull’agibilità richiesta. All’interno del progetto per la scuola Battisti c’era anche un dipendente comunale… Lei sindaco lo sapeva.

PIERGALLINI: Ribadisco che la relazione precedente sarà confrontata con la relazione recente. Abbiamo due relazioni che affermano due cose diverse, ma adesso abbiamo preso la soluzione più sicura per gli studenti, mettere in sicurezza l’aula.