
Le ripetute dichiarazioni del consigliere regionale del Pd Fabio Urbinati in merito alla questione del Nuovo Ospedale Piceno rimettono la palla nei piedi dei sindaci della costa.
Urbinati: “Due ospedali nel Piceno sono possibili, sta ai sindaci chiederli”
Urbinati sostiene che la Regione Marche sarebbe pronta a ridiscutere la dislocazione del nuovo ospedale, che la Conferenza dei Sindaci lo scorso 2 agosto ha deciso di ubicare a Spinetoli. A patto che ci sia la volontà dei sindaci stessi: quindi una nuova Conferenza dei Sindaci che voti a maggioranza una soluzione diversa. Come tra l’altro ribadito dal Presidente della Conferenza Flaiani a Piceno Oggi.
La lunga querelle deve quindi arrivare ad una soluzione definitiva: o un Ospedale Unico Piceno di Primo Livello a Spinetoli, o la richiesta di un Primo Livello sulla costa (probabilmente a Centobuchi di Monteprandone, vicino al confine su San Benedetto) e di un ospedale di base che resta il Mazzoni di Ascoli, anche per garantire una accessibilità a tutto il territorio montano, tra l’altro colpito dalla sciagura del terremoto.
Sono i sindaci della costa, dunque, a dover chiedere la nuova convocazione al Presidente Flaiani e una nuova votazione. A quel punto, se Urbinati ha ragione, Ceriscioli prenderà in considerazione la richiesta del Piceno. Se invece non c’è intenzione di convocare la Conferenza o si è convinti che l’opzione-Urbinati sia destinata ad essere minoranza, allora sarà il caso di terminare la discussione sull’ubicazione del nuovo ospedale e chiamare la Regione Marche a dare seguito a quanto promesso: un nuovo ospedale piceno di Primo livello.
Sta ai sindaci Piunti di San Benedetto, Piergallini di Grottammare, Stracci di Monteprandone, Rosetti di Acquaviva e D’Annibali di Cupra, solo per citare il gruppo di città più importanti a ridosso di San Benedetto, a doversi esporre. Oppure a mettere una pietra sopra questa ipotetica soluzione. Tertium non datur.
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Scusami Pierpaolo ma non sta ai sindaci decidere sulla sanità, ma alla Regione ed eventualmente allo Stato in base al principio di sussidiarietà qualora la regione non fosse all’altezza di esercitare la propria funzione. Quella dei sindaci è una trovata, un inutile diversivo procedurale del governatore
Hai perfettamente ragione. Sulla posizione della Regione possiamo essere dubitativi o possibilisti, nel senso possiamo credere che Ceriscioli sia disposto a cambiare idea su indicazione dei sindaci, oppure (opzione dubitativa) pensiamo che ciò non avverrà mai. Siamo anche di fronte ad un consigliere regionale di maggioranza che reiteratamente afferma che l’opzione possibilista è perfettamente, anzi doverosamente, percorribile. A questo punto, se vi è convergenza tra i sindaci (in primis quelli della costa), o mettiamo la Regione di fronte alle sue promesse, oppure decidiamo di chiudere per sempre il discorso. Sarebbe un peccato, però, non scoprire le carte e non vedere… Leggi il resto »