SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La ginnastica sambenedettese acquisisce ulteriore qualità con l’arrivo nei quadri della Mamoti dell’olimpionico di Londra 2012 Paolo Ottavi come collaboratore. L’obiettivo societario è quello di far crescere il settore maschile e la presenza del popolare ginnasta fermano sarà un sicuro richiamo tra i più piccoli.

«Costanza, forza di volontà e impegno nel raggiungimento di un obiettivo sono le basi per chi vuole avvicinarsi allo sport – ha detto Ottavi nel corso dell’incontro che ha avuto alla Tensostruttura di Porto d’Ascoli con i giovani ginnasti che gli hanno rivolto molte domande – inoltre è sempre importante la capacità di sapersi rialzare dopo ogni caduta ed essere sempre pronti ad affrontare ogni ostacolo gli si pari davanti. Nella Mamoti ho visto grandi qualità morali».  Ottavi collaborerà con la Mamoti per due allenamenti a settimana nei quali rivolgerà le sue attenzioni ai giovani atleti della società sambenedettese.

Paolo Ottavi, che è nato nella Ginnastica Nardi di Porto San Giorgio prima di passare all’Aeronautica Militare, è stato campione italiano negli anelli del 2013 3 argento a squadre ai Giochi del Mediterraneo del 2013 a Pescara e ha gareggiato in nazionale dal 2005 al 2015.

L’incontro con Ottavi è stato anche l’occasione per celebrare i tre atleti che hanno preso parte ai campionati federali regionali e nazionali, vale a dire Danilo Morelli, Luca Bianconi e Giovanni De Michele che si sono esibiti in esercizi al suolo, alla sbarra, alle parallele e al mini-trampolino.

Le coreografie Crazy Circus e Il sortilegio del vampiro, che hanno consentito alla società della professoressa Monica Brandimarte di vincere per la quinta volta consecutiva l’International Gym Trophy organizzato dalla Confsport, hanno poi allietato i presenti, tra i quali c’erano il maestro dello sport e olimpionico Armando De Vincentiis (delegato territoriale del Coni di Ascoli che ha dato vita ad alcuni simpatici siparietti con Ottavi), Francesco Paolini del Coni e il consigliere comunale Valerio Pignotti che ha ribadito l’importanza per la crescita di società ed atleti avere impianti sportivi all’altezza.