MONTERUBBIANO – Ormai la vicenda del ponte di Rubbianello potrebbe dare spunto ad un nuovo sequel del film “La Storia Infinita”. Sono passati quasi 5 anni dal crollo di una delle connessioni principali tra i comuni dell’entroterra fermano e la Riviera, eppure la ricostruzione sembra non voglia concretizzarsi mai.

Il disagio ora si unisce alla rabbia dei cittadini che vogliono impazientemente delle risposte da parte di chi di dovere. Interviene pertanto il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo che, da un lato, vuol dimostrare come l’intero apparato burocratico abbia compiuto tutti gli accertamenti necessari, dall’altro lascia la patata bollente a quella che lui definisce l’inerzia delle ditte private.

“Innanzitutto vorrei ribadire la piena vicinanza e solidarietà dell’Amministrazione Provinciale ai cittadini del territorio della Val D’Aso – esordisce D’Erasmo – che attendono da troppo tempo la realizzazione del ponte di Rubbianello, infrastruttura fondamentale per la vita della comunità. La Provincia di Ascoli Piceno si è sempre adoperata con il massimo impegno per risolvere tutti gli ostacoli tecnici, burocratici e giuridici che si sono frapposti alla realizzazione dell’opera. Vorrei ricordare che il contratto per la costruzione del ponte è stato firmato nel giugno 2017 e, in questi mesi, le ditte hanno sollevato in continuazione problemi e osservazioni sul progetto da loro stesse redatto nell’ambito dell’appalto integrat”.

“Ogni minima problematica – prosegue il presidente – è stata attentamente valutata dalla Provincia e dai suoi tecnici, risolta all’interno e nel rispetto della normativa. Risulta dunque incomprensibile non solo che le imprese incaricate Beani e Iacoponi ancora non abbiano realizzato l’infrastruttura a distanza di 16 mesi dalla firma del contratto, ma anche la loro presa di posizione di non riprendere ancora i lavori. Non sussistono infatti più ostacoli alla ripresa dell’attività di cantiere.  Altrettanto singolare appare l’atteggiamento del sindaco di Montefiore dell’Aso Lucio Porrà che è stato sempre coinvolto ed è a conoscenza di tutte le fasi tecniche ed amministrative dell’iter; dovrebbe perciò andare eventualmente a “protestare” sotto la sede legale delle imprese”.

Conclude D’Erasmo: “Auspico che dopo l’incontro in Provincia di martedì delle ditte con il Rup ing. Antonino Colapinto, direttore generale dell’Ato e con il direttore dei lavori ing. Gianluigi Capriotti, già da mercoledì le imprese si rimettano a lavoro per la costruzione del ponte per porre finalmente termine ad uno stallo immotivato e, ripeto, incomprensibile. In ogni caso, il sottoscritto insieme ai funzionari della Provincia ha in animo di incontrare i cittadini per illustrare pubblicamente il complesso percorso di questa infrastruttura”.