SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Samb-Fano, partita di Coppa Italia infrasettimanale per pochi intimi. Meno di mille i presenti, 35 da Fano. Viale dello Sport chiuso nell’orario di punta del traffico di rientro. Parcheggi interdetti oltre che a ridosso del settore Distinti Mare – e questo oramai è un dato di fatto scontato – anche in tutta l’area della Curva Nord Massimo Cioffi.

Arrivare al Riviera delle Palme per assistere alle partite della Samb è sempre più difficile: è già una impresa riuscire a sedersi in orario, trovare un parcheggio, arrivare allo stadio, acquistare un biglietto che va stampato perché personalizzato, superare due aree filtraggio.

Veniamo alla chiusura di Viale dello Sport, chiusa addirittura qualche minuto prima delle 17:30, l’orario annunciato (lo stesso sembrerebbe accaduto sabato scorso prima di Samb-Monza). Veniamo alla chiusura di tutti i parcheggi a ridosso della Curva Nord, compresa la porzione contenuta nello spazio di fronte l’entrata dell’Ipsia e del convitto: si vuole forse evitare che i tifosi rossoblu si scatenino in una rissa tra di loro?

Veniamo alla situazione di noi negletti giornalisti. Arriviamo in Tribuna con alle spalle computer, macchine fotografiche e videocamere a volte anche di un certo valore: perché costringerci a cercare un parcheggio col lanternino e poi camminare anche un chilometro, passi all’andata ma non al ritorno, quando si esce dalla sala stampa un’ora e a volte anche quasi due dopo il fischio finale? Per di più esponendo le attrezzature al rischio pioggia? Eppure in tanti stadi nel resto d’Italia a volte troviamo persino un’area parcheggio destinata ai giornalisti.

E quasi ovunque, specialmente negli stadi più nuovi, che non hanno problemi di una antica urbanizzazione attorno, facilità di parcheggio e di accesso. Ma forse chiediamo tanto, anche se è poco.