SAN BENEDETTO DEL TRONTO  – Caso Primavera. Dopo la decisione del tribunale di assolvere in primo grado Daniele Primavera all’accusa di diffamazione e di sostituzione di persona per la questione della pagina anonima “Piunti Sindaco”, che lo stesso Primavera aveva aperto nel maggio 2017  i consiglieri di minoranza esprimono oggi la loro posizione. In merito anche ai 5000 euro di spese processuali che cui il Comune, in qualità di parte civile, è stato obbligato a pagare. Di seguito il comunicato dei consiglieri comunali Giorgio De Vecchis, Antimo Di Francesco, Maria Rita Morganti, Tonino Capriotti , Andrea Sanguigni, Flavia Mandrelli, Domenico Pellei e Marco Curzi. 

“Caro Sindaco, non può finire qui. Glielo avevamo detto e ridetto, glielo ha confermato il tribunale. Ora la domanda che Le inoltriamo è la seguente: chi paga le spese?

La costituzione del Comune di San Benedetto contro Daniele Primavera, a Suo dire colpevole di aver leso l’immagine dell’Amministrazione Comunale su Facebook, ci è subito sembrata un’azione inopportuna e priva di fondamento, ed oggi ne abbiamo avuto la conferma. La invitammo a ritirare la querela in quanto non condividevamo il metodo adottato e non ci sentivamo affatto rappresentati in qualità di consiglieri comunali così come una consistente e maggioritaria parte di cittadini sambenedettesi che rappresentiamo. La cosa che ci sorprende di più è che tutti sembrano averlo capito, tranne Lei. Alcune Sue dichiarazioni rilasciate a caldo («Attendiamo le motivazioni, restiamo convinti delle nostre ragioni») ci lasciano stupefatti ed esprimono con chiarezza il Suo spessore politico.

Avevamo già stigmatizzato profondamente questa Sua azione; a maggior ragione oggi stigmatizziamo la Sua replica.  Sarebbe opportuno un approccio più aperto e democratico, capace di accettare le critiche, soprattutto se espresse in forma satirica. Chi ricopre cariche pubbliche spesso è oggetto di satira, e la capacità di accettarla ne rivela il calibro. Ora ci auguriamo che questa storia sia finita; rimane tuttavia aperta una domanda, posta da molti cittadini: chi paga le spese legali? Questa Amministrazione ritiene debba essere a carico dei cittadini ?

Già lo scorso anno la questione del “chi paga?” fu oggetto di una interrogazione consiliare che non ha avuto alcuna soddisfacente risposta da parte Sua. Già una volta Le abbiamo dato un consiglio, prevedendo questa debacle. Ora proviamo a dargliene un altro, sperando che l’esperienza Le insegni qualcosa: secondo noi dovrebbe pagare Lei. Dovrebbe pagare lei, in persona, per almeno due motivi: il primo è che l’immagine dell’ente non è stata lesa e mai messa in discussione; il secondo è che le Sue accuse appaiono prive di fondamento e ne abbiamo avuto oggi la conferma. Spero che almeno sotto questo aspetto voglia salvare la faccia e non caricare i cittadini di una spesa inutile per la città.

Le diciamo di più: la somma di € 5780, piuttosto che caricarla sulla collettività, la impieghi verso altre priorità a beneficio della città. E se non fosse già convinto, almeno consideri che queste spese, se resteranno a carico dei cittadini, saranno oggetto di una segnalazione alla Corte dei Conti. Armato di rinnovata saggezza, speriamo che seguirà i nostri suggerimenti! La satira verso chi ricopre cariche pubbliche, ha sempre contribuito al bene pubblico; questa Sua reazione scomposta di certo non La aiuterà a ben amministrare. E la città Le chiederà il conto.”