Sala 6: Non ha colpe particolari sui due gol e nell’economia della sua partita ci sono due parate importanti (una a tempo scaduto). Forse ingenuo nel prendere con le mani un retropassaggio di Rapisarda, ma era convinto che l’arbitro avesse visto la deviazione di un giocatore della Giana.

Biondi, Zaffagnini e Miceli 5: Bocciatura in blocco per tutto il reparto difensivo che ha responsabilità importanti in tutti e due i gol. Sul primo, in particolare, ci sono almeno tre giocatori che subiscono passivamente il cross si Lunetta in area, poi trasformato in gol da Perna. Biondi soffre chiaramente proprio Lunetta per tutta la partita, evidente il divario di velocità. A Zaffagnini dall’altra parte non va troppo meglio. Tutti e tre appaiono troppo abbassati dal punto di vista tattico e per caratteristiche troppo lenti e imprecisi nell’impostare il gioco da dietro, tratto che invece dovrebbe fare la differenza in un 3-5-2.

Rapisarda 5,5: Complici forse i problemi muscolari che si porta dietro da Teramo, non è in questo momento il giocatore che abbiamo potuto apprezzare in questi anni.

Gelonese 5: Va vicino al gol del 2-0 appena 5 minuti prima del pari della Giana. Nel complesso la sua gara non ha peso specifico in un reparto che, nonostante il 3-5-2, continua a soffrire. Qualche errore di troppo. (16′ st Russotto 6: Porta la qualità che serviva a centrocampo e ha due occasioni per segnare. Sulla sua sforbiciata forse pure un tocco di mano. Sfortunato ).

Ilari 5: Fa il play per la seconda volta consecutiva ma non riesce a dare i tempi giusti alla squadra. Spesso in ritardo, la sua azione si infrange contro il muro biancoazzurro.

Signori 6: Finalmente si inizia a intravedere il giocatore che tutti conoscevamo e ci aspettavamo, quello che negli ultimi anni è stato sempre titolare in B. Un bellissimo gol impreziosisce una buona prestazione, anche se alla fine si spegne un po’. (37′ st Bove. s.v.)

Gemignani 5: Pronti via ha una buona occasione per segnare ma resta l’unica nota positiva della sua partita. Male in proiezione, nella gestione della palla e anche sul secondo gol della Giana Erminio ha delle responsabilità in compartecipazione con Zaffagnini, con Chiarello che buca dalla loro parte. (16′ st Cecchini 6: Entra in un momento delicato ma qualche discesa con tanto di cross la prova).

Calderini 6: Merita la sufficienza perché è l’unico che si sbatte e prova a smuovere qualcosa là davanti, anche se i suoi sono spesso assoli fuori dallo spartito di un gioco corale che comunque non c’è.

Di Massimo 5: Schierato da prima punta al posto di Stanco, che resta a casa per scelta della società, l’attaccante abruzzese è praticamente impalpabile per quasi tutto il tempo in cui sta in campo. Nonostante un avvio incoraggiante, si spegne quasi subito. (16′ st Minnozzi 6: Nonostante non incida sulla partita mostra una caratteristica sconosciuta a tutti gli avanti rossoblu: la capacità di attaccare e “mordere” la palla in area. Forse merita una chance dal primo minuto).

Magi 5: Dobbiamo partire da un presupposto. In questi mesi, seppur pochi, noi addetti ai lavori abbiamo avuto la possibilità di conoscere una persona equilibrata, umile e, dal punto di vista umano, “rara” per il mondo del calcio.  In questo momento però il mister è in chiara difficoltà. Da una parte non riesce a trasmettere quella sicurezza necessaria a una squadra per non sfaldarsi alla prima  difficoltà. Dall’altra parte dobbiamo rilevare anche delle pecche consistenti nell’impianto di gioco: per il mister la squadra non regge il 4-3-3 perché la Samb non ha tempi di gioco e a suo avviso quel modulo porta il centrocampo a soffrire. In questo 3-5-2 però i reparti sono altrettanto slegati. La difesa è troppo bassa tatticamente, lenta a far girare la palla e non raccordata bene al centrocampo, reparto spesso in difficoltà nonostante si sia passati a questo modulo proprio per non penalizzare la mediana. In attacco poi tutto è affidato all’improvvisazione di Calderini e movimenti sistematici, studiati si vedono a stento. Infine tutta l’aggressività è limitata a scosse di nervi individuali senza una strategia di recupero palla organizzata. Ha bisogno di un episodio fortunato, si diceva, per dare la scossa ma a volte alla fortuna bisogna correre incontro. Speriamo inizi a correre verso il riscatto (se gli sarà concesso). Per il suo bene e quello della Samb.