SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Domani mattina il consiglio comunale di San Benedetto sarà chiamato a votare il “famoso” Dup, il documento unico di programmazione che la Giunta ha approvato a fine luglio e che, in generale, porta con sé sempre una certa curiosità per una sua appendice, il Piano Triennale delle Opere Pubbliche che dà un’idea sui programmi dell’amministrazione per quanto riguarda i lavori pubblici.

LAVORI 2018. E allora diamo uno sguardo alle opere che l’amministrazione Piunti vorrebbe realizzare nei prossimi tre anni. Si tratta di un piano di investimenti che, su carta, potrebbe valere 14 milioni di euro. Partiamo col 2018: entro quest’anno l’amministrazione ha in mente di riqualificare Piazza Montebello (progetto già svelato e lavori stimati per 200 mila euro che arriveranno da apporti di privati), di completare la ciclopedonale di via Gino Moretti e di iniziare a lavorare sul Ballarin. In quest’ultima voce sono infatti stati “caricati” circa 500 mila euro, 200 mila per i lavori urgenti (abbattimento dei capannoni del carnevale e di demolizione di due tribune, Nord e Est) e altri 300 mila per la sistemazione.

Sempre entro quest’anno è previsto, poi, un esborso di 600 mila euro per la sistemazione degli asfalti e per “tamponare” l’emergenza buche che ritorna ciclicamente fra le nostre strade con l’arrivo della stagione fredda. Nella previsione di spesa del 2018 ci sono anche i 3,6 milioni di euro legati al famoso project financing della Piscina Gregori anche se in questo caso si tratta di lavori il cui “sblocco” è complicato perché legato agli sviluppi giudiziari, più che noti, della vicenda.

QUELLI DEL 2019 E 2020. Nel 2019 invece sono previsti lavori per quasi 4 milioni di euro. Gli interventi programmati che spiccano sono quello sul lungomare (1,3 milioni), quello sulla ristrutturazione della scuola di via Ferri (il plesso “Manzoni” che ospita le medie) per 1,4 milioni e la ristrutturazione del sottopasso di via Mare per poco più di un milione. L’anno successivo, invece, quasi 1,8 milioni saranno spesi per l’altro plesso scolastico di via Ferri (“Miscia) mentre saranno spalmati, più o meno omogeneamente su tutte e tre le annualità, altri 440 mila euro per completare il piano telecamere.

I FINANZIAMENTI. Abbiamo parlato di investimenti “su carta”. Ovviamente nei conti pubblici a ogni spesa deve corrispondere un’entrata equivalente. Alcuni dei finanziamenti sono infatti “teorici”: per completare il lungomare, per esempio, l’amministrazione conta di vendere per 1,3 milioni l’ex scuola Curzi, soldi che servirebbero proprio per coprire le spese dei lavori. In questo caso, però, resta da capire se l’asta per l’immobile andrà a buon fine. Un’altra voce di entrata sono invece i mutui. Uno da 600 mila euro sarà già acceso quest’anno per gli asfalti mentre altri due (per oltre 3 milioni) tra il 2019 e nel 2020 per coprire le spese necessarie a ristrutturare i due plessi scolastici di via Ferri.