Di Alessandro Maria Bollettini

GROTTAMMARE – Anche quest’anno il Comune di Grottammare ospiterà l’ormai tradizionale rassegna dei “Teatri invisibili”, sostenuta, oltre che dal Comune stesso, anche dalla Regione Marche, l’AMAT, la Fondazione Carisap e l’azienda vinicola “Ciùciù”. Il 24 settembre è avvenuta la presentazione in municipio con una conferenza stampa.

Gilberto Santini, direttore artistico dell’AMAT, ha dichiarato: “Proviamo un’enorme soddisfazione per poter collaborare nella difesa di questo prezioso avamposto del teatro di qualità e di senso”.

Come sottolineato dal Sindaco di Grottammare Enrico Piergallini, infatti: “La principale differenza rispetto ad altri progetti o cartelloni teatrali consiste nel concetto sulla quale questo è costruito. Quando si costruisce una stagione, spesso si considerano il ritorno ed il numero di biglietti venduti, strizzando l’occhio ad una certa fetta di pubblico. Con questo progetto invece mettiamo in gioco altri criteri, per dar vita ad un progetto culturale di qualità”.

Il senso di questo programma è infatti quello di usare il teatro non come rappresentazione e spettacolo fine a se stesso, ma come un mezzo che spinga il pubblico a ragionare e riflettere sulle tematiche trattate. La stessa “invisibilità” cui fa riferimento il nome del progetto, non deriva da un’assenza di qualità degli artisti o delle sceneggiature, ma dal fatto che il teatro moderno ricalca troppo spesso il linguaggio televisivo, mettendo sempre più all’angolo quello di qualità.

Il festival è stato presentato più nel dettaglio dallo stesso Pierluigi Cinì e si compone di tre anime. La prima tranche concentrata tra 19 e 20 ottobre è dedicata a Leo De Berardinis, grande attore, regista e drammaturgo scomparso dieci anni fa. L’omaggio è dedicato alla sua persona ed al suo modo di intendere il teatro, che ha influenzato in maniera determinante il suo mondo. Sempre in questi due giorni verrà presentato inoltre il progetto “La città si racconta”, in cui il teatro diventerà un luogo di incontro tra realtà diversissime come scuole, associazioni culturali, società sportive, in modo da creare comunione di intenti e scambio di opinioni sulla città che vivono e su quella che invece vorrebbero vivere.

L’omaggio a De Berardinis  sarà sublimato dalle performances  della Compagnìa Berardi-Casolari, guidata da un attore non vedente ma dotato di grande energìa ed autoironìa, e da quella di due attori rilevanti a livello nazionale come Roberto Latini e Ivano Marescotti, entusiasti di partecipare già dopo la prima telefonata degli organizzatori, vista l’importanza della rassegna e la caratura del personaggio commemorato.

La seconda tranche di quello che per il Sindaco “è un vero e proprio cartellone teatrale” si terrà la settimana successiva tra 26 e 27 ottobre, ed il suo “leitmotiv” sarà quello del rapporto tra teatro e fumetto. Protagonista sarà Maicol, uno dei fumettisti più importanti nel panorama italiano nonché nostro conterraneo, che omaggerà, nel trentennale della sua scomparsa, Andrea Pazienza, riconosciuto come il più grande fumettista italiano di tutti i tempi e sambenedettese di nascita.

La terza fase dei Teatri Invisibili è invece ancora in fase di elaborazione, ma dovrebbe svolgersi in parte al Teatro Dell’olmo e in parte, se aderiranno numerose scolaresche, al Teatro delle Energìe, tra febbraio e marzo. Proseguirà il progetto “La città si racconta” e si esibirà nella “Cantata dei giorni pari” Pierluigi Tortora, che attualmente sta lavorando insieme ad Alessandro Gassman, portando in scena una rilettura di alcune commedie di Eduardo De Filippo. In programma vi è poi un seminario che parte da uno scarabocchio disegnato da Maicol, che verrà successivamente messo in scena.

Il Sindaco Enrico Piergallini ha concluso la presentazione con queste parole: “E’ un onore accogliere nuovamente i Teatri Invisibili, che rappresentano per noi la stagione teatrale, un progetto di punta dedicato al teatro, che la nostra città ha sempre sposato; c’è un collegamento costante con la storia dei luoghi e degli uomini che li hanno abitati, un primato della memoria come unico strumento per far rimanere in vita esperienze che altrimenti andrebbero disperse. Si tratta inoltre di una promozione delle donne e degli uomini che oggi fanno cultura sul territorio, personaggi che hanno consentito a questa rassegna di restare e di resistere, al contrario di altri progetti che invece si sarebbero estinti. È ormai il più longevo programma teatrale del nostro territorio.”

Il prezzo degli spettacoli sarà di 8 euro.