COLLI DEL TRONTO – Luca Ceriscioli torna nel Piceno per la seconda volta in due settimane (la prima a Grottammare lo scorso 8 settembre) e parla di Ospedale Unico, l’argomento del momento in questo territorio. Lo fa proprio a Colli del Tronto, che con Spinetoli la nuova struttura dovrebbe ospitarla, e per la prima volta parla di cifre: il nuovo ospedale del Piceno costerà 200 milioni.

LUCIANI COL DENTE AVVELENATO. Il “comizio” a tema sanità si apre con le parole dei sindaci di Spinetoli, Colli e Castorano ovvero Alessandro Luciani, Andrea Cardilli e Daniel Ficcadenti. A coordinare l’evento Emanuela Di Cintio, esponente Pd di Spinetoli e candidata coi dem alle scorse elezioni politiche nazionali. Il sindaco Luciani, già ampiamente sui giornali in queste ore, ribadisce la sua contrarietà al cambio in corsa che vorrebbe San Benedetto: “Sono arrabbiato con i sambenedettesi, anche con quelli del mio partito, il Pd. Non è possibile un gioco del genere” continua il primo cittadino di Spinetoli “la scelta è stata fatta, i sindaci hanno votato”.

SULLE INTENZIONI DI SAN BENEDETTO. Sulla nuova linea che ha assunto la costa si esprime anche il Governatore. “Prima erano tutti d’accorso sull’Ospedale Unico, poi, quando hanno visto che l’avremmo fatto davvero sono iniziati i distinguo e le divisioni” chiosa Ceriscioli che ne ha anche per i due sindaci, Castelli e Piunti: “Vogliono entrambi l’ospedale di primo livello nella loro città, è inconciliabile” punge il governatore anche se, nel secondo caso, c’è da dire che la posizione non è solo di Piunti, ma di tutte le forze politiche sambenedettesi, Pd compreso.

Il governatore, poi, dice la sua anche sulla particolare idea che arriva da San Benedetto: l’ospedale nuovo sulla costa e quello di base ad Ascoli. Ceriscioli non  si dice contrario all’ipotesi ma ribadisce che, a suo avviso, un servizio ospedaliero diviso su due presìdi sarebbe destinato a perdere nel tempo. “Un ospedale di base più uno di primo livello dividerà le risorse economiche del Piceno, è sempre meglio un’unica struttura anche in funzione di una futura azienda ospedaliera” si spiega il Governatore. Quindi con l’ipotesi-De Vecchis, per Ceriscioli sarebbe più difficile, per il Piceno, avere un’azienda ospedaliera finanziariamente autonoma. Come quella di Pesaro, tanto per intenderci.

UN OSPEDALE DA 200 MILIONI. Prima di un lungo “question time”, domande e risposte col pubblico, che riserva a Ceriscioli anche una visita di Giorgio De Vecchis (CLICCA QUI), il presidente della Regione spiega quello che il nuovo ospedale conterrà. “Ci sarà quasi tutto. Posso dire che non ci saranno la cardiochirurgia e la neurochirurgia perché sono solo ad Ancona, ma per il resto ci sarà tutto”. E quindi parla per la prima volta di costi: “Dopo i carotaggi che farà l’Asur sul terreno potremo emettere un bando per verificare quali soggetti sono interessati al costruire il nuovo ospedale. Sarà un investimento pubblico-privato da 200 milioni complessivi, di cui 80 saranno messi dalla Regione” afferma il governatore.

“TAGLIO DI 9 MILIONI? NON E’ VERO”. Ceriscioli torna poi anche su una recente polemica secondo la quale, quest’anno, il Piceno avrà un taglio di 9 milioni sulla Sanità. “Non è un taglio, è un previsionale che prevede al momento che ci saranno 9 milioni in meno rispetto all’anno precedente che però è stato un anno del tutto straordinario in cui il Piceno ha ricevuto 16 milioni per la Sanità, cosa che non accadeva da tempo”.

DOVE NON E’ IMPORTANTE”. Per concludere Ceriscioli, che parla a lungo anche dell’algoritmo e dei parametri del decreto Balduzzi,  dice la sua sulla localizzazione dell’Ospedale Unico, argomento che sta invadendo le pagine di ogni giornale nelle ultime settimane. “Che l’ospedale nuovo si faccia ad Ascoli, a Pagliare o a Monteprandone per la Regione non cambia nulla. L’importante è che siano concordi i sindaci per un discorso di scelte condivise ma soprattutto che a questo territorio venga data un’eccellenza sanitaria che ad oggi non ha, perché ha perso dividendo l’azienda sanitaria in due ospedali”.