SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La politica locale è impegnata in questi giorni a capire se l’orientamento carpito dalla Regione lo scorso 2 agosto, col voto della conferenza dei sindaci, sia una sentenza oppure se, in qualche modo, ci siano ancora spazi di manovra. Il versante sambenedettese e costiero dell’ecosistema politico piceno sta insomma tastando il terreno per capire se ci siano i presupposti per ridiscutere la location di Pagliare. Verso il mare, infatti, a tutti piacerebbe che l’ospedale nuovo venisse costruito vicino alla costa. Piergallini ha aperto all’idea così come Piunti e il consiglio comunale sambenedettese è pronto nelle prossime settimane a produrre un atto che chiederà proprio questo.

A seconda dell’esito delle “trattative” con la Regione cambieranno le sfumature del progetto sanitario. Unico o nuovo? Se l’ospedale dovesse essere costruito a Pagliare dovremmo usare il primo aggettivo. Al contrario, se dovesse prevalere la tesi di un ospedale di primo livello sulla costa e uno di base ad Ascoli (l’abbiamo chiamata “tesi De Vecchis”), allora l’aggettivo da preferire sarebbe per ovvi motivi “nuovo”.

Nuovo o unico che sia, però, come sarà il nuovo ospedale? Mettiamo subito in chiaro una cosa, il rendering che vi proponiamo in foto è generico e non l’aspetto che dovrebbe avere il futuro ospedale piceno. D’altronde progetti grafici non ce ne sono. Però sappiamo cosa conterrà la nuova (o unica) struttura da un punto di vista di reparti, specialità, posti letto e servizi.

POSTI LETTO E PRONTO SOCCORSO. L’ospedale sarà di “1° Livello”, un dimensionamento che impone il decreto Balduzzi visto che la nuova struttura, una volta completata, si rivolgerà fino a un massimo di 300 mila persone di bacino di utenza. Avrà 503 posti letto di cui 487 “per acuti” e 16 per “post acuzie”. Il Pronto Soccorso, come da piani regionali, sarà strutturato per accogliere oltre 45mila accessi all’anno e sarà dotato di terapia sub-intensiva (il reparto dove vengono garantiti cure intensive e monitoraggio continuo resi necessari dal particolare stato di salute del paziente, quali ad esempio il supporto delle funzioni vitali) e osservazione breve intensiva (in casi di malattie che non necessitano di ricovero immediato, ma di una terapia con osservazione per alcune ore).

I PRINCIPALI REPARTI. Le specialità principali del nuovo ospedale saranno questi: Medicina e Chirurgia d’urgenza, Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria, Cardiologia con UTIC (l’Unità di Terapia Intensiva Cardiologica), Neurologia con “Stroke Unit” (per la cura dei c.d. “ictus), Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Urologia, Otorinolaringoiatria. Assieme a questi anche Geriatria, Ematologia, Pneumologia, post-acuzie, “Breast Unit” (prevenzione, monitoraggio e cura del tumore al seno).

SERVIZI. Accanto ai reparti il nuovo ospedale avrà una serie di servizi. Radiologia, Laboratorio Analisi e Servizio Immunotrasfusionale resteranno aperti 24 ore su 24 e accanto a questi sorgeranno anche servizi di Anatomia e Istologia Patologica, Medicina Nucleare, Radioterapia, Dietetica e Nutrizione, Emodialisi, Terapia del Dolore, Farmacia Ospedaliera, Fisica Sanitaria.

GLI AMBULATORI. Infine il nuovo ospedale avrà una serie di ambulatori per Malattie Endocrine e poi un ambulatoria di Gastroenterologia, Neuropsichiatria Infantile, Dermatologia, Emodinamica, Chirurgia vascolare, Radiologia Interventistica e degli ambulatori per cura e trattamento delle Malattie Infettive e Tropicali.