SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Peggio di così. Il 2-0 del “resistibile” Renate sembrerebbe già una pietra tombale sulle velleità dei rossoblu in questo campionato, nonostante mister Brevi, allenatore dei lombardi, inserisca la Samb nel lotto delle 6-7 squadre migliori. Verrebbe da smentirlo ma ci rifacciamo alle parole dell’altro allenatore, lo sconfitto Magi: “Il risultato ci impone di risolvere i problemi emersi, mentre magari una vittoria non ci avrebbe posto di fronte all’esigenza di risolverli”. Un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno, si dirà. In parte, ovviamente, sì.

 

PROBLEMI RISOLVIBILI Alla nostra domanda sulla “colonna vertebrale” che non ha funzionato Magi non si è nascosto e ha parlato espressamente di Bove: “Oggi non è andata bene, stiamo provando a farne il playmaker di questa squadra”. Eppure le titubanze del pre-campionato sono esplose in questo incontro: d’accordo fare il regista ma lì in mezzo servono doti di incontrista e copertura, altrimenti salta l’equilibrio di tutta la squadra. Bove tuttavia rientra nel novero dei “problemi risolvibili”, almeno in parte: l’ex Juve può giocare anche più avanti, dove può più facilmente pescare i movimenti degli esterni soprattutto, e comunque sia in un duo centrale con Signori con Gelonese o Ilari o con i tre a terzetto mediano, le alternative non mancherebbero.

Altro problema che si spera risolvibile è quello del portiere: i due gol presi da Sala non ci sono piaciuti entrambi, peggio ancora il secondo (né su un tiro dalla distanza in apertura terminato a lato). Attenzione: nel primo tempo le occasioni per Samb e Renate sono state praticamente identiche in termini numerici, ma i lombardi hanno tirato due volte in porta e segnato. Non sappiamo se la giornataccia di Sala sia la classica rondine che non fa primavera o sia invece il preludio di uno stormo di errori. Questo deve capirlo Magi, ben capendo quando sia delicato il ruolo del portiere. Se le cose dovessero incartarsi, c’è sempre Pegorin, un giovane che si è fatto ben volere in questi anni.

PROBLEMI NON RISOLVIBILI Tralasciando la diversa qualità mostrata da Rapisarda nel 4-4-2 del primo tempo e nel 3-5-2 della ripresa, anche oggi come nell’amichevole con il Rimini la Samb non ha segnato su azione (il 3-0 coi romagnoli era frutto di due rigori e un calcio d’angolo). Il pubblico ha fischiato Stanco, oltre i suoi demeriti. L’ex Cremonese è andato vicino al gol nella ripresa e in qualche modo anche nel primo tempo, mentre, spalle alla porta, ha difeso due palloni d’oro che Gelonese e Russotto hanno sprecato malamente. Il problema non è tanto Stanco, ma il rischio che non ci siano alternative a lui. Minnozzi non può essere bruciato chiedendogli di essere il salvatore della patria, e quanto a centravanti puri non ne vediamo altri. Se le cose non si sbloccano…