SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è riunito stamane il Comitato dei Sindaci dell’Ambito Territoriale 21, un incontro già annunciato dal sindaco Piunti qualche giorno fa e che è parte di una serie inaugurata col tavolo messo in piedi dal primo cittadino con i quartieri, incontro a cui ne seguiranno altri con sindacati e operatori del settore.

Piunti ha inaugurato le discussioni da presidente del Comitato. Con lui  Enrico Piergallini, sindaco di Grottammare, Luca Balletta, Vice Sindaco di Acquaviva Picena, Roberto De Angelis, sindaco di Cossignano, Domenico D’Annibali, sindaco di Cupra Marittima, Massimo Romani, sindaco di Massignano, Pierluigi Caioni, sindaco di Monsampolo del Tronto, Raffaele Tassotti, sindaco di Montalto delle Marche, Lucio Porrà, sindaco di Montefiore dell’Aso, Stefano Stracci, sindaco di Monteprandone. Praticamente quasi una riunione bis di quella nadata in scena il 2 agosto scorso e che ha portato alla conferma di Pagliare come luogo per il nuovo ospedale. E infatti di quello si è parlato anche oggi.

“I Sindaci hanno espresso apprezzamento e condivisione per la proposta di realizzare un nuovo ospedale nel sud delle Marche” scrive in una nota Viale De Gasperi. “E’ stata inoltre discussa la proposta di costruire questo ospedale in un’area limitrofa alla costa” continuano “così come i numeri relativi al bacino di utenza, anche in mobilità attiva, ampiamente giustificano.”

“Ovviamente tale previsione deve procedere di pari passo con una revisione e riorganizzazione dei servizi sanitari sull’intero territorio provinciale” continua la nota stampa del Comune “che tengano conto sia della attuale situazione di grande sofferenza in cui versano i presidi territoriali attuali, e in particolare quello di San Benedetto del Tronto, sia, in prospettiva di tale realizzazione, delle legittime e insopprimibili esigenze della popolazione delle aree interne della Provincia.”

A margine della riunione, poi, il sindaco Piunti ha tenuto a sottolineare che, al di là delle scelte sul nuovo ospedale che necessariamente richiederanno tempi molto lunghi, “è essenziale ripristinare livelli di qualità dei servizi sanitari del “Madonna del Soccorso” degni di un ospedale a servizio di un grande bacino di utenza. E su questo la Regione deve dare subito risposte efficaci e inequivoche per invertire la tendenza ad un progressivo depauperamento che registriamo da diversi anni nonostante il prodigarsi ammirevole del sempre più scarso personale rimasto”.