Uno degli argomenti più discussi della scorsa tornata elettorale è senz’altro la messa in sicurezza della Scuola “Speranza”. Tra gli interventi in programma ricordiamo: la ristrutturazione dei solai, l’installazione di telai metallici a sostegno delle zone al di sotto dei bagni e l’installazione di travi metalliche supplementari in corrispondenza del locale occupato dalla centrale termica. La questione viene risollevata a settembre 2018 da Alessandra Manigrasso, la consigliera 5 Stelle sostiene che la scuola “Speranza” sia uno di quei soliti cantieri mai conclusi in cui si sono cimentate le Amministrazioni grottammaresi negli anni, poiché, in concomitanza con l’inizio delle lezioni, gli studenti di Grottammare sono ancora senza aule.

Riportiamo di seguito le parole dei Alessandra Manigrasso.

“A distanza di due anni dall’inizio dei lavori per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico “Speranza”, opera dall’importo di un milione di euro finanziato dal Miur, ci ritroviamo all’inizio dell’anno scolastico senza aule.

Ricordo che  fa parte di quei ‘cantieri elettorali’ che miracolosamente erano tornati operativi in campagna elettorale. Durante l’ultimo consiglio comunale del 30 luglio sollevai la problematica della compatibilità del cantiere con lo svolgimento dell’attività didattica, poi ho chiesto informazioni in merito ad un articolo apparso sui giornali circa un contenzioso tra impresa e Comune. Il nostro primo cittadino mi rispose che le aule non sarebbero state spostate e che per il contenzioso non si sarebbero fatti ricattare.

Oggi apprendiamo dai giornali e dalla tv che il sindaco ha maturato la decisione, in collaborazione con la dirigenza scolastica dell’IC Leopardi, di allestire le classi nel suo ufficio e in sala giunta, tuttavia, dai comunicati scolastici ancora non si ufficializza la notizia.

Per concludere, porto alla memoria che, di contenziosi legati dell’edilizia scolastica ne abbiamo già uno attivo, il famoso Polo scolastico, dove, con tanto di apposizione di prima pietra, ad oggi resta solo un mutuo da pagare e una causa in corso con la ditta appaltatrice.
Se mai sarà riconsegnata la scuola “Speranza” il consistente investimento per la messa a norma dell’edificio non risolverà le problematiche attuali di carenza di spazio per l’attività fisica; una palestra nel sottotetto non si può sentire! Ad maiora”.