QUANDO IL LAVORO NON PAGA – Ci giochiamo un sabato pomeriggio a discapito delle nostre famiglie, pur di far arrivare alla città chiarimenti sul discusso problema di un nuovo ospedale per l’intero piceno. L’occasione di sentire la viva voce del presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, è troppo ghiotta per non approfittarne. L’appuntamento con altri dirigenti del Pd è presso Piazza Fazzini a Grottammare, in occasione della Festa dell’Unità e della presentazione di un libro molto interessante di Samuela Baiocco.

Inizia alla 18 ma io e Carlo Fazzini ci facciamo trovare lì qualche minuto prima per intervistare personalmente il governatore marchigiano e gli facciamo alcune domande sulle quali tutta la costa, da mesi, si attende risposte. La portiamo a termine convinti di aver fatto un servizio utile per la comunità picena, dopo che nei giorni scorsi abbiamo pubblicato una lunga serie di pareri spesso negativi sulla nascita di un nuovo ospedale. Il nostro interlocutore è molto chiaro oltre che molto convinto di quello che ci dice.

Spendiamo altre due ore, fino alle 20 e 30, per pubblicare il video e per trascrivere l’intervista come testo in modo che tutti possano capire meglio, leggendo oltre che ascoltando. Il tutto per far sì che il lettore possa riflettere senza perdersi niente delle nostre domande e delle risposte di Ceriscioli.

La sorpresa arriva stamattina quando, passando davanti ad un’edicola, leggo testualmente in una locandina del Resto del Carlino OSPEDALE, CERISCIOLI ACCELERA: “SUBITO CAROTAGGI, BANDO NEL 2019“. Bravi, dico tra me e me, anche il quotidiano bolognese ha avuto la nostra idea. Vado a leggerla per documentarmi meglio e scopro una cosa che non mi sarei mai aspettato: le parole di Ceriscioli sono le stesse che il nostro Carlo Fazzini ha trascritto, prendendole dal nostro video.

A questo punto le ipotesi sono due, la prima chiaramente ironica:

  • Il giornalista che ha riportato la notizia ha fatto le nostre stesse domande, ottenendo dal Governatore le stesse identiche risposte.
  • La seconda ipotesi, sicuramente molto poco edificante, è che si sia trattato di un ‘copia e incolla”, con l’aggravante di non citare la fonte come fanno normalmente in casi simili giornali importantissimi come Il Corriere della Sera, Repubblica, Il Fatto Quotidiano, per esempio.

Dire che siamo delusi è un eufemismo.