SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Importante operazione compiuta dalla Polizia.

All’alba del 7 settembre personale della Squadra Mobile ascolana e del Commissariato sambenedettese è intervenuto a San Benedetto, in via Palmiro Togliatti, ed ha proceduto all’arresto di due uomini nella flagranza del reato di tentato furto pluriaggravato.

Un 52enne di origine siciliana domiciliato a San Benedetto del Tronto e un 58enne, cittadino croato, domiciliato nella vicina cittadina di Colonnella. Ambedue con precedenti giudiziari.  

Da qualche tempo la Sezione Furti e Rapine della Squadra Mobile aveva acceso un faro sul fenomeno dei furti presso uffici e studi professionali, arrivando a selezionare una serie di possibili obiettivi al fine di effettuarne un monitoraggio negli orari di maggior rischio di evento delittuoso.

La notte del 6 settembre, l’attenzione dei poliziotti si era rivolta ad alcuni stabili commerciali siti sulla costa sambenedettese, opportunamente vigilati con la collaborazione di personale del locale Commissariato.

In uno stabile sito in via Palmiro Togliatti, occupato da studi professionali, veniva notata la presenza di due autovetture già conosciute dagli investigatori, in uso a due noti pregiudicati dediti alla commissione di reati contro il patrimonio, tanto che si decideva di effettuare un discreto servizio di osservazione.

A conferma del  fiuto investigativo avuto, si notavano i due sospetti uscire dallo stabile in maniera del tutto anomala, considerata l’ora notturna che presupponeva l’impossibilità di una qualsiasi attività commerciale ancora in corso.

I due pregiudicati, saliti a bordo delle loro auto, venivano fermati per delle opportune verifiche: immediatamente era comprensibile che qualcosa di illecito era accaduto all’interno dello stabile da cui erano stati visti uscire, considerato che ambedue presentavano gli abiti notevolmente sporchi da residui di polvere di cemento e muratura. Giunti nello stabile, i poliziotti accertavano la presenza di alcuni fori di grosse dimensioni praticati sui muri esterni, utilizzati per penetrare  all’interno di alcuni uffici.

Per di più, a conferma dell’evento delittuoso consumato, testimoniava anche il ritrovamento nella disponibilità dei due arrestati di una ben fornita cassetta degli attrezzi, contenente vari strumenti da scasso, pile a led di ultima generazione, guanti e tute da muratori.

Solo il caso ha voluto che i due visitassero, tra i vari uffici presenti in loco, tre al momento sfitti e privi di cose di valore, per cui il raid ladresco si concludeva con un nulla di fatto.  

Al momento sono al vaglio degli investigatori alcuni furti commessi nei mesi precedenti che presentano analogie con l’evento narrato.

Al termine dell’operazione i due sono stati tratti in arresto e condotti presso il carcere di Marino del Tronto, a disposizione della Procura della Repubblica di Ascoli Piceno, Sostituto Procuratore Cinzia Piccioni.