SAN BENEDETTO – Un botta e risposta, non certo il primo fra i due, che in queste ore ha come protagonisti i consiglieri regionali Fabio Urbinati (Pd) e Peppe Giorgini (M5S). L’argomento? Il punto nascite e il reparto di ostetricia del Madonna del Soccorso di San Benedetto che sono stati oggetto, giusto qualche giorno fa, di una denuncia del pentastellato.

Giorgini, infatti, raccontava di aver chiamato (su segnalazione del 9 agosto di una partoriente) la Guardia di Finanza per accertare una presunta carenza di organico nel reparto (CLICCA QUI). “C’erano 24 mamme e 14 bambini con una sola infermiera” raccontava Giorgini che, però, puntualizzava anche che, una volta arrivati, i militari avevano trovato due infermiere e una terza temporaneamente fuori reparto.

Dopo le parole di Giorgini non si è fatto attendere il contrattacco del collega “dem” Urbinati che affermava ieri come “Il punto nascite dell’ospedale di San Benedetto rappresenta, per numeri, un’eccellenza” e bollava come strumentalizzazioni quelle del grillino, accusandolo anche di mettere “in cattiva luce un reparto di straordinaria efficienza e professionalità”. “Non sa più a cosa attaccarsi” diceva Urbinati a Giorgini, sempre sul caso di presunta interruzione di pubblico servizio in Ostetricia.

Ma siccome, specie in ambito Sanità, quella fra Giorgini e Urbinati è più o meno diventata una saga senza fine, il consigliere dei 5 Stelle oggi ha risposto. “Lui parla con superficialità, io vado nei reparti”. Un’altra battaglia fra i due si consuma anche sull’assunzione di sei nuovi infermieri che per Urbinati potenziano il reparto ma che per Giorgini andrebbero solo a coprire la patologia neonatale, lasciando scoperto Ostetricia che, continua sulla linea il consigliere grillino, “il 9 agosto poteva contare solo su un’infermiera”.

Poi il colpo di coda al “veleno” di Giorgini: “Non vi basterà il tempo per portare avanti il vostro scellerato progetto, che è quello di fare cinque ospedali nelle Marche e poi il resto magari “regalarlo” ai privati; non vi basterà il tempo per depauperare l’ospedale di San Benedetto e quello Ascoli, mancano solo i due anni”.