GROTTAMMARE – Ritardi nella demolizione del tetto della scuola “Giuseppe Speranza”, il Comune di Grottammare mette in gioco anche il palazzo municipale per accogliere gli scolari. Le 9 classi che lo scorso anno erano rimaste ad occupare il primo piano verranno spostate altrove:  3 classi si trasferiranno negli ambienti dell’ala sud del municipio, 6 si riuniranno con quelle che già da due anni sono ospiti della biblioteca comunale “Rivosecchi”. La decisione è maturata in collaborazione con la dirigenza scolastica dell’IC Leopardi.

Le imprese Ime.d’.a. srl di Teramo e Albasistem srl  di Alba Adriatica, che hanno ottenuto in forma associata l’appalto per la sostituzione del tetto di cemento armato con un tetto di legno, così da aumentare la stabilità dell’edificio riducendo il rischio sismico, non hanno rispettato i termini dell’accordo che prevedevano la demolizione della copertura nel corso dei mesi estivi.

“Già a metà agosto – dichiara il sindaco Enrico Piergallini – c’eravamo resi conto del ritardo accumulato dalla ditta per la demolizione del tetto della scuola Giuseppe Speranza. Per questa ragione, abbiamo preparato un “piano B” che prevede lo spostamento degli alunni in sedi lontane dal cantiere, meno rumorose e più confortevoli”.

Frequenteranno le lezioni a Palazzo Ravenna le classi  3A, 4A e 4B. Diventano invece 9 le scolaresche che frequenteranno l’anno scolastico nella  Biblioteca “Rivosecchi”, dove furono già trasferite le classi che occupavano l’ala est dell’edificio scolastico, oggetto di lavori di rafforzamento dei solai tra il 2016 e il 2017.  Si tratta delle classi quinte sezioni C-D-E, alle quali si uniranno quest’anno le classi 1A e 1B, 2A e 2B, 5A e 5B.

“Non bastando la biblioteca – spiega  Piergallini – abbiamo preso una decisione originale: il mio ufficio, la segreteria e la sala giunta saranno a disposizione dei bambini della scuola che potranno fare lezione a due passi dalla mensa (il refettorio della Speranza resta aperto, ndr) e dagli scuolabus. Di solito nel mio ufficio avvengono discussioni e si affrontano problemi. Sarà bello invece che per un periodo queste mura accolgano le risate dei bambini e le voci degli insegnanti che li formano. Sarà curioso sentir suonare la campanella nell’ufficio del sindaco”.

Sebbene lo spostamento sia motivato dal ritardo nella demolizione del tetto dell’edificio scolastico,  l’amministrazione comunale sta comunque ragionando sulla possibilità di mantenere le classi nelle nuove sistemazioni fino alla fine dei lavori per la ricostruzione del tetto: “Vogliamo fare una prova e vedere come andrà in questi primi mesi – prosegue il sindaco – Se i bimbi saranno a loro agio nelle nuove sedi, credo sia giusto valutare la possibilità di trascorrere il resto dell’anno scolastico in aule lontano dai rumori, dalla polvere e dal fastidio generato dalla convivenza con la fase più significativa e complessa di questa ristrutturazione edilizia”.