SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Movimento 5 Stelle torna a mordere sulla Sanità. Ma in un momento in cui tutti si aspettano una presa di posizione sull‘Ospedale Unico, i grillini parlano dell’attuale situazione del Madonna del Soccorso. “Il prima possibile parleremo dell’Ospedale Unico” spiega Giorgini “stiamo studiando e raccogliendo sia i dati che i pareri degli operatori sanitari” prosegue il consigliere regionale.

I 5 Stelle, dunque, un po’ a sorpresa non si accodano alle lunghe file che da Ascoli a San Benedetto prendono posizione su algoritmi e nuovi ospedali. E anzi, si mostrano un po’ seccati di fronte al vasto panorama politico che fa di questo tema il nuovo cavallo di battaglia. “Adesso tutti si riempiono la bocca con la sanità ma quando raccoglievamo le firme noi davanti all’ospedale queste persone dov’erano?” si chiede ancora Giorgini “noi siamo stati sempre soli mentre gli altri politici locali andavano dove diceva loro la convenienza politica”.

Ma c’è un motivo preciso se il consigliere regionale, assieme al senatore Giorgio Fede, raduna la stampa. “Ricevo continui messaggi da chi lavora in Ospedale. Le persone che parlano al di fuori dei problemi endemici del Madonna del Soccorso vengono puntualmente ripresi, ammoniti e talvolta minacciati” denuncia il grillino che dice di aver pronto un esposto alla Procura. Ma non finisce qui. “Il 9 agosto ho ricevuto una richiesta d’aiuto proveniente da una paziente ricoverata in Ostetricia. Quella mattina, a fronte di 24 mamme e 14 neonati c’era una sola infermiera” racconta Giorgini che dice di aver chiamato la Guardia di Finanza che, però, arrivata in reparto nel pomeriggio, trovava 2 infermiere più una terza momentaneamente assente per un altro compito. “Loro hanno comunque trasmesso tutto ai magistrati” prosegue il politico che ne ha anche per la questione dei direttori di area vasta, che andranno tutti rinnovati a breve visto che le nomine vanno in scadenza (sono già in regime di prorogatio ad oggi).

“C’è un elenco nazionale degli abili a ricoprire quel ruolo (direttore di area vasta)” chiosa Giorgini “Ma l’attuale legge regionale (n° 31 del 2018) consente di non attingere da quella lista” continua il consigliere, a cui fa eco anche Fede con un’osservazione: “Se ci aggiungiamo che nella nostra Regione, caso raro, le assunzioni in Sanità dipendono solo per il 30% dal curriculum e per ben il 70% da colloquio (considerato più discrezionale negli esiti n.d.r.) abbiamo un quadro più chiaro”. Sulla questione i grillini annunciano che già qualche settimana la legge regionale è stata trasmessa sia al Consiglio dei Ministri che al Ministero della Sanità “affinché venga sollevata una eccezione di costituzionalità” commenta sempre Giorgini.

“Il Piceno e San Benedetto non possono essere più penalizzati” continua il senatore Fede “l’ospedale di San Benedetto va avanti, nonostante i disservizi, solo per i sacrifici e gli straordinari dei suoi operatori, che definisco eroi”.