MONTEPRANDONE – Una piazza gremita. Applausi, interesse e partecipazione. La conferenza di Massimo Cacciari, svoltasi mercoledì 29 agosto in Piazza dell’Aquila, ha registrato il più alto numero di presenze tra tutti gli incontri di Piceno d’Autore finora organizzati. Un successo misto a sollievo per gli organizzatori, dal momento che l’evento era stato posticipato rispetto alla data originale. Il professor Cacciari, nonostante gli impegni, non è voluto mancare al festival, che lo ha impegnato anche in qualità di organizzatore. E’ stato lo stesso filosofo a suggerirne il tema portante: “Scienza e coscienza. L’uomo alla ricerca del vero”, per definire al meglio il ruolo di scienza, ricerca e tecnologia nella società contemporanea.

Con molti riferimenti al latino e greco, riflessioni etimologiche e filosofiche, il professore ha quindi illustrato il rapporto tra scienza e politica, soffermandosi sulla necessità per entrambe le parti di prendere coscienza delle proprie mansioni.

Uno scienziato è in cerca della verità, studia quindi l’essere. Un politico, invece, parla del dover essere: di come dovrebbe essere la nazione, di come lui ha intenzione di migliorarla una volta al comando.” ha spiegato. Il filosofo ha poi continuato il discorso dicendo che un politico non realizza necessariamente tutto quello che promette, in quanto tende ad idealizzare la realtà, ma è indispensabile che i suoi progetti siano sempre concreti e realistici. Un politico che fa discorsi senza razionalità non è un buon politico, per questo è necessario l’appoggio del pensiero scientifico, che permette di analizzare i fatti in modo oggettivo. Di contro, però, uno scienziato non è adatto a governare, proprio perché non è idealista e si concentra sull’essere.

In conclusione, il dialogo tra scienza e politica è utile e necessario per il benessere sociale, ma deve essere accompagnato dal riconoscimento dei propri ruoli, senza che nessuna delle due parti tenti di attribuirsi competenze che non ha.

Il professore ha poi spostato il discorso sulla ricerca nelle università, in risposta alle domande del pubblico. “Sciagurate”, secondo lui, sono le attuali politiche che regolano la gestione dei fondi in Italia e all’estero. La ricerca finalizzata alla pubblicazione immediata, al risultato utile per le esigenze del momento, è deleteria secondo il filosofo. Occorre concedere, invece, una certa autonomia ai laboratori, per lavorare anche a progetti di più ampio respiro. “Una ricerca incentrata sul profitto finirà nel tempo per indebolire l’economia nazionale” Ha affermato.

La conferenza è stata presentata da Mimmo Minuto e coordinata da Silvio Venieri. Minuto ha tenuto a ringraziare tutti gli enti che hanno patrocinato il festival, gli sponsor ed il pubblico presente. Il sindaco Stefano Stracci, presente all’evento, ha garantito un’organizzazione ottimale a tutti i livelli, distribuendo perfino le sedie per il pubblico sovrabbondante.

Dopo l’intervento di Massimo Cacciari, ai partecipanti è stata offerta una degustazione di prodotti tipici e vini locali, a cura del Ristorante San Giacomo e della cantina Il Sapore della Luna.

Il festival letterario Piceno d’Autore è organizzato dal Comune di Monteprandone, dall’associazione Culturale “I Luoghi della Scrittura” e dalla libreria “La Bibliofila”, con il patrocinio della Regione Marche.