SAN BENEDETTO – il prossimo 15 settembre inizierà il terzo campionato di serie C per i colori rossoblu dell’era Fedeli. I risultati dei primi due anni possono ritenersi ottimi e tutto lascia credere che il terzo, vista la rosa attuale, sarà sulla stessa falsariga. Se il rendimento sarà migliore potrebbe essere l’anno buono per il ritorno nel campionato dove la Samb ha giocato per ben 21 anni su 34 tornei cadetti dal 1956 al 1989. Da dove manca, però, da 30 anni, un’eternità.

Mi sembrarono di buon auspicio le parole dell’Ad Andrea Fedeli subito dopo la fine del campionato “Dobbiamo migliorare di anno in anno come è sempre successo da quando la mia famiglia è alla guida della squadra di San Benedetto del Tronto”. Parole, a dir la verità, in contrasto con quelle di suo padre subito dopo Samb-Cosenza “Mi sono stancato, nel prossimo campionato voglio in campo tanti giovani e come andrà, andrà“.

Evidentemente negli ultimi tre mesi la tesi vincente è stata quella di Fedeli Jr che in pratica dice: “Siamo arrivati ad un punto in cui non possiamo tirarci indietro e provarci di nuovo”. Tutto ok quindi, tutto secondo il programma e direi anche le aspettative. Tanto che il patron questa mattina per telefono mi ha detto: “Abbiamo giocatori per fare tre buone formazioni’

Forse mi sbaglio presidente ma non mi sembra la voce di una persona euforica in vista di un potenziale traguardo che potrebbe mettere il suggello sulla sua gestione…

“Non si sbaglia e le dico che sono perfettamente in linea con mio figlio che è un po’ deluso perché non vede nel popolo sambenedettese quella soddisfazione e gioia che aveva caratterizzato il nostro a arrivo alla Samb. Anch’io, dopo una promozione e due ottimi campionati di serie C mi aspettavo (mi aspetto) un entusiasmo in crescendo. Non è stato così sabato scorso durante la presentazione in Palazzina Azzurra nonostante l’organico che abbiamo allestito. Sentire mio figlio deluso mi ha fatto male perché la spinta a crederci ancora, la vostra città la deve principalmente a lui”

Presidente siamo in piena stagione estiva, fa caldo, per l’inizio del campionato mancano ancora 18 giorni…

“Sarà così ma a me questa cosa non piace. Io sono una persona a volte anche dura e senza peli sulla lingua ma ho bisogno di avere la sensazione che sto facendo qualcosa di grande per una città che, ripeto, non è la mia città. Molta linfa vitale mi viene dalle persone che vedo felici che danno alla mia famiglia il merito di aver fatto rinascere il calcio e una Samb senza quei problemi economici che vi hanno fatto sprofondare più volte. Mi sembra invece che diversi suoi concittadini si sono dimenticati da dove abbiamo preso la Sambenedettese Calcio. Per molti anni non avete superato le Marche o l’Abruzzo, negli ultimi due abbiamo fatto conoscere di nuovo i colori rossoblu in città di tutta l’Italia. Si erano quasi dimenticate che a San Benedetto del Tronto esisteva ancora una squadra gloriosa”

Io credo che il suo pessimismo passerà presto, già dalla campagna abbonamenti perché il popolo sambenedettese, diciamo una grandissima parte, condivide in pieno le sue parole e la ringrazia per quello che lei e la sua famiglia state facendo. In effetti sarebbe un errore gravissimo se  se ne fossero dimenticati. La città ma anche tutta la riviera vive di calcio e di Samb in particolare. Sono certo che non la deluderà. Anche perché la squadra che avete allestito sembra ricalcare le nostre ambizioni. Poi il giudice sarà come sempre il campo per il quale però. è importante dirlo,  servono almeno sei-sette gare prima di emettere giudizi definitivi.

Grazie presidente

PS – Aggiungo una mia postilla personale invece sulla tanto decantata concessione dei campi dell’A.S. Agraria (società alla quale faccio i miei complimenti) alla squadra leader della riviera picena. Ottima iniziativa ma non servirà a nulla se resterà unica. Una società come quella rossoblu, che ha fatto la storia del nostro territorio, ha bisogno che tutti i settori giovanili ruotino intorno ad essa. Ho invece l’impressione che tutte le altre (Agraria esclusa) siano, in contrapposizione nonostante la certezza che avrebbero tutto da guadagnare in un eventuale salto di categoria dei rossoblu. Insomma una rondine non fa primavera.