M5S cambi sì o cambi no? Con grande rammarico, anche personale, devo constatare che, in certe occasioni, il M5S dovrebbe fare del silenzio la sua arma migliore. Addirittura, invece, a Palazzo Madama il senatore sambenedettese Giorgio Fede ha letto un intervento sull’ospedale unico del Piceno che, a parer mio, poteva anzi doveva evitare (alleghiamo il video).

Dopo avere ascoltato l’interrogazione, nel mentre facevo mentalmente le mie considerazioni, è giunto al mio cellulare l’audio di un giovane che ha centrato, come meglio non potevo anch’io, il mio pensiero e stato d’animo. Eccolo: “Bene l’interrogazione parlamentare ma non ne vedo l’utilità visto il contenuto. Che cosa si propone in alternativa, cosa si chiede in realtà? Poi la cosa che si mette sempre avanti il terremoto, il terremoto, ma parliamo di sanità, il terremoto è avvenuto tanti anni prima. Nessun dato nell’interrogazione, per cui la ritengo inutile.  Infatti, questa politica del ‘no’ a prescindere è da prima e seconda repubblica, per cui non sono d’accordo per quanto io sia dalla parte del M5S. Questa è stata una ‘boiata’, l’ultima a livello locale. Il modo in cui stanno facendo opposizione a questa cosa non ne fa risaltare affatto i motivi”.

Parole che condivido al mille per mille anche se poi, in una nota del consigliere regionale Peppino Giorgini, si legge che il problema sanitario in questo momento è un altro e che dell’Ospedale Unico ne parlerà quando avrà tutte la carte in mano, senza bocciare (come hanno fatto invece inopportunamente il sindaco di Castel di Lama e appunto il senatore Giorgio Fede) o promuovere la decisione regionale avallata dai sindaci piceni. Mi sembra l’atteggiamento migliore in questo momento.