GROTTAMMARE – Si è spento ieri  a 75 anni, Giuseppe (Peppino) Verdecchia, valente giornalista e bancario di altri tempi. Una di quelle rare persone che, appena stringi un’amicizia con lui, resterà per sempre. L’ho conosciuto circa 40 anni fa quando, da cronista del Corriere Adriatico, iniziò a collaborare anche con noi di Espresso Rossoblu. Indimenticabile una trasferta della Samb in casa del Palermo che raggiungemmo con la nave da Napoli. Era un radiocronista nato. Durante il viaggio in auto fino al capoluogo campano “anticipò” lla cronaca dell’intera gara con una maestrìa pari a quella di Nicolò Carosio che riteneva il suo maestro.

Sempre puntuale con le cronache del Grottammare Calcio, la sua squadra del cuore come la Sambenedettese naturalmente. Molto amato dalla sua famiglia che metteva sempre davanti a tutto. Purtroppo una lunga malattia gli ha impedito di continuare a farsi amare per i suoi comportamenti sempre signorili e rispettosi.

Era anche ministro dell’Eucaristia presso la chiesa di Pio V che si trova a due passi da casa sua. Dove il funerale si è tenuto stamattina all’ora esatta in cui espletava il suo impegno religioso per i fedeli della sua parrocchia.

Non ci vedevamo da tanto tempo ma sia io che mio fratello Pino chiedevamo sempre come stava, quando ci incontravamo, al figlio Emanuele e al fratello Filiberto. Insomma io, Pino e le nostre consorti eravamo legati a Peppino e alla sua famiglia da una sana e duratura amicizia.

A Letizia, ai figli Emanuele, con la moglie Chiara, e Vincenzo, al nipotino Zeno vanno le nostre sentite condoglianze e quelle di tutta le redazioni di Espresso Rossoblu e Riviera Oggi.

Addio Peppe. Io lo chiamavo così.