ANCONA – Cinque slides in Power Point in cui è racchiuso il destino dell’intera sanità picena. Si tratta del piano messo nero su bianco da Luca Ceriscioli e dato da “studiare” ai sindaci del Piceno, che domani (ore 10 ad Ascoli, sede Consind) si rimetteranno attorno a un tavolo e forse arriveranno al tanto famoso voto sull’algoritmo, che a inizio maggio ha puntato il dito su Pagliare del Tronto per la sede dell’Ospedale Unico.

OSPEDALE UNICO. Innanzitutto l’Ospedale Unico, che per il governatore avrebbe un totale di 503 posti letto (di cui 487 per acuti) per servire un bacino di utenza fino a 300 mila abitanti, pronto soccorso capace di oltre 45mila accessi l’anno e poi una serie di specialità fra cui Cardiologia e Utic, Ginecologia, Ortopedia, Oncologia e servizi H24 di Radiologia, Analisi e Trasfusioni.

QUI DI SEGUITO TUTTI I SERVIZI IN DOTAZIONE AL FUTURO OSPEDALE UNICO

E GLI OSPEDALI DI SAN BENEDETTO E ASCOLI? I due presidi esistenti, il Madonna del Soccorso e il Mazzoni, saranno notevolmente ridotti e, scrive Ceriscioli, gestiti da infermieri. I medici a disposizione saranno di Medicina Generale e Pediatri di “libera scelta” (il pediatra di famiglia), in pratica medici di base. Nei due ospedali rimarranno Hospice, residenze per anziani, servizi di riabilitazione e poi ancora punto prelievi, consultorio, vaccinazioni e soprattutto un punto di accesso di pronto soccorso, ma solo per codici bianchi e verdi.

QUELLO CHE RIMARREBBE NEI DUE OSPEDALI DI SAN BENEDETTO E ASCOLI DOPO L’EVENTUALE REALIZZAZIONE DEL PRESIDIO UNICO 

Solo “eventualmente” scrivono dalla Regione, i due presidi di Ascoli e San Benedetto potrebbero conservare alcune specialità fra cui Otorino, Ortopedia, Urologia, Geriatria, Ecografia ecc. Ma, al momento, si tratta solo di ipotesi. Questo al momento l’unico documento su cui sta ragionando l’intera Provincia che domani rimette l’Ospedale Unico all’ordine del giorno delle discussioni.