Riceviamo e pubblichiamo una nota della sigla sindacale Ugl.

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Un Grande Fratello, una privacy violata si abbatte, e sembra generalizzata, su ogni lavoratore che per malattia/infortunio si assenti dal lavoro. Che poi questa invasività di osservazione sfoci in sospensione cautelare e provvedimenti disciplinari perché il lavoratore si è mosso troppo nella sua abitazione e nella adiacenza, assume carattere di forte e temerario accanimento che tocca anche i diritti costituzionali, dignità della persona e privacy familiare.

La Ugl vuole essere chiara fino in fondo; se il lavoratore fosse stato trovato in flagranza per uso improprio dell’assenza, legittimo sarebbe stato l’avvio della procedura disciplinare da parte di Picenambiente fino all’accertamento completo della verità e gli eventuali conseguenti provvedimenti. Ma monitorare, con strumenti invasivi, tutti i movimenti che un lavoratore compie in casa e nelle sue adiacenze, e porli a presupposto di ipotesi di duri provvedimenti disciplinari, oltrepassa pericolosamente il limite di una corretta prerogativa aziendale; esonda brutalmente in un dominio assoluto e mette a rischio bilanciamenti democratici di convivenza.

La Ugl contesta, non soltanto il caso specifico di gratuito accanimento, ma si pone anche il tema del perché sia stata messa in atto da Picenambiente una logica aziendale così invasiva e così generalizzata. Un quadro certamente da cambiare.Lo sviluppo, l’efficienza ed il servizio di Picenambiente vanno costruiti con processi virtuosi di partecipazione dei lavoratori; certamente un insieme di diritti e di doveri.”