SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Importante operazione compiuta dalla Polizia d Stato sambenedettese.

Il 19 luglio, a seguito di un’articolata attività investigativa, personale della Sezione Anticrimine del Commissariato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 26enne pregiudicato di nazionalità albanese. Il provvedimento restrittivo, emesso dal Gip presso il Tribunale di Ascoli Piceno Annalisa Giusti su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica Cinzia Piccioni, è scaturito dalla grave rapina consumata nella notte del primo luglio ai danni di un giovane italiano di 20 anni residente nella provincia di Ascoli.

La vittima, dopo aver trascorso la serata in un locale della movida sambenedettese, è stato seguito all’esterno da un gruppo di giovani malviventi che, raggiuntolo in via dei Tigli e approfittando dell’oscurità lo hanno aggredito immobilizzandolo e picchiandolo allo scopo di sottrargli lo Smartphone di ultima generazione del valore di 800 euro, due orecchini ed il portafogli.

In particolare, l’uomo poi tratto in arresto, con l’aiuto di altri tre soggetti al momento in fase di identificazione, aveva continuato a percuotere la vittima anche dopo averlo rapinato lasciandolo sul selciato in stato di semi incoscienza.

Le indagini immediatamente avviate dalla locale sezione Anticrimine, hanno consentito di acquisire testimonianze e immagini di sistemi video dislocati lungo il tragitto percorso a piedi dalla vittima.

Le risultanze investigative, convergenti sotto ogni aspetto, hanno consentito di giungere in breve tempo all’identificazione del 26enne ideatore della rapina e membro del branco più attivo durante la fase esecutiva del reato.

L’Autorità Giudiziaria procedente, avvalorando in toto le indagini espletate, ha emesso l’ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere a carico del ragazzo che, nel pomeriggio del 19 luglio, è stato rintracciato ed arrestato nei pressi del centro commerciale “La Fontana” di Porto d’ Ascoli.

Il 26enne è stato trovato in possesso di marjiuana, di due bilancini di precisione e di materiale utile al confezionamento della droga, fatto per il quale veniva indagato con informativa a parte trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ascoli Piceno.

Dopo le formalità di rito l’albanese è stato condotto nella Casa Circondariale di Marino del Tronto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.