di Lorenzo D’Angelo

SAN BENEDETTO DEL TRONTO- Si è svolta questa mattina la conferenza stampa della presentazione dell’esposizione di opere d’arte salvate dal terremoto di Camerino e delle Terre Sistine, che avrà luogo il prossimo 22 luglio, dalle ore 17, presso il Museo di arte sacra di Rotella. Sono intervenuti: Giovanni Borraccini, Sindaco di Rotella Paola di Girolami, direttrice Musei Sistini, Don Vincenzo Catani, Presidente Musei Sistini e la consigliere comunale Brunilde Crescenzi.

Si conferma la sinergia tra il comune sambenedettese e i comuni marchigiani colpiti dalle scosse di terremoto, una sinergia tutta di marca solidale, come rimarcato da Don Vincenzo Catani, che si va a tradurre in un rapporto di territorialità integrata tra le terre montane e costiere della nostra regione, ed ecco che San Benedetto si fa sponsor di un evento volto a valorizzare culturalmente, socialmente e turisticamente l’entroterra Piceno.

L’evento nasce, ci racconta Paola Di Girolami, da una visita al comune di Camerino, desolato in virtù del recente sisma, come molti altri borghi marchigiani; a quel punto sentì la necessità di riaccendere i riflettori verso luoghi dimenticati, e nacque l’idea di valorizzarli con un evento culturale, che trovò sin da subito la partnership del comune di Rotella, che dona la sede dell’evento, e di un vasto elenco di sponsor, tra cui la casa editrice Nordini di Firenze.

Vi sarà l’esposizione di 15 opere d’arte, inserite nel contesto della serie di eventi promossi da “Rotella d’autore”, altrimenti non visibili, in quanto provenienti dalla Pinacoteca del Comune di Camerino, e da chiese e musei dei comuni sistini e del maceratese ora chiusi per inagibilità, come la chiesa San Francesco di Loro Piceno, la chiesa di Santa Maria di Castignano, la chiese San Filippo e il museo vescovile  di Ripatransone, il Museo Vescovile di San Benedetto Abate di Montemonaco, e la chiesa di Santa Lucia di Poggio Canoso. Le opere esposte, tavole e quadri realizzate tra il XIII-XVII secolo, compresi prodotti del genio degli illustri  Arcangelo di Cola e Martino Bonfini,

Il sindaco Borraccini non nasconde che organizzare un simile evento sia stata una vera sfida necessaria per rendere visibili l’arte del nostro territo e le piccole realtà dei borghi marchigiani