MARTINSICURO – Atti persecutori nei confronti della ex moglie, scatta il divieto di avvicinamento per un 40enne.
Non si era mai rassegnato alla fine del matrimonio G.B, operaio di Castel di Lama, al quale i carabinieri di Martinsicuro, diretti dal luogotenente Antonio Romano, hanno notificato il provvedimento emesso dal gip del tribunale di Ascoli Piceno.
Il 40enne, tra febbraio e giugno di quest’anno, aveva iniziato a tampinare la donna, che nel frattempo insieme ai due figli minorenni aveva cambiato Comune di residenza, iniziando a perseguitare anche i suoi familiari per riuscire a capire dove stesse vivendo ora. Raggiunto lo scopo, è stata una escalation di molestie: telefonate continue, sms a raffica. Spesso si attaccava anche al campanello dell’abitazione. Pattugliava poi centri commerciali e negozi della zona sperando di incontrarla e quando accadeva erano insulti e scenate di fronte anche ad amici e conoscenti. In alcune occasioni si era fatto trovare anche alla fermata dello scuolabus minacciando la poveretta di toglierle prima o poi i figli. La vittima era stata perfino seguita dal marito stalker quando, ormai sfinita dalla situazione, si era recata dai carabinieri di Martinsicuro per denunciare l’incubo che stava vivendo. In quella circostanza aveva anche fotografato la sua auto, posteggiata nei pressi della caserma, postandola poi sui social. Tutto questo aveva generato nella donna continui stati d’ansia portandola a temere seriamente anche per l’incolumità dei propri figli.

Ora con il provvedimento del tribunale il 40enne, oltre a non poter più comunicare con la donna, dovrà tenere una distanza di almeno 500 metri da lei e di 800 dalla sua abitazione.