TERAMO – Botte, morsi, insulti di ogni tipo e grida delle vittime, due genitori, che vengono anche refertati al Pronto Soccorso.

Giornata di violenza in un rione periferico di Teramo, quella di domenica 8 luglio, che sarebbe potuta finire con il peggio se un vicino di casa della famiglia interessata non avesse allertato il “113” a seguito delle grida provenienti da un vicino appartamento.

Quando i poliziotti della Volante sono giunti hanno trovato un uomo in preda ai fumi della droga e dell’alcool fuori di sé e i genitori che si erano dovuti chiudere in una camera per paura dei violenti atteggiamenti.

Anche tirate di capelli e minacce di morte, oltre a botte, avevano caratterizzato la condotta del trentunenne dopo che i genitori lo avevano ripreso, per i bagordi dello stesso verificatisi ancora una volta.

Non si è calmato nemmeno di fronte alla Polizia: un agente che ha cercato di fermarlo ha riportato lesioni guaribili in 4 giorni, mentre la madre in 5 giorni. A fatica, l’uomo è stato arrestato per lesioni, minacce gravi e resistenza a Pubblico Ufficiale.