SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Finalmente è accaduto. Un’atleta sambenedettese è salita sul podio in una rassegna continentale. Ed è la prima volta nella storia dell’atletica sambenedettese” affermano con gioia dalla Collection Atletica Sambenedettese.

Artefice di questa impresa è stata la 17enne Emma Silvestri che ha conquistato uno splendido argento nella finale dei 400 metri ad ostacoli in occasione dei Campionati Europei Allievi/e svoltisi a Gyor in Ungheria. L’atleta, allenata da Anna Mancini e Patrizia Bruni, ha ingaggiato un emozionante duello con la favorita tedesca Gisèle Wender, bronzo mondiale nella scorsa stagione, che ha dovuto superarsi con 58”88 per avere ragione di Emma che ha siglato il fantastico crono di 59”04, demolendo il record marchigiano assoluto dell’anconetana Antoni che resisteva da ben 31 anni.

Per la campionessa italiana un robusto progresso di 32 centesimi rispetto al suo personal best e la sua performance esaltante ha cancellato l’amaro ricordo dello scorso anno del Festival olimpico della gioventù europea svoltosi proprio a Gyor dove era giunta seconda, prima di essere squalificata per un’infrazione di corsia. Ma questa volta non ci sono imprevisti, la medaglia è sua e la Silvestri sprizza gioia da tutti i pori.

Nella finale c’erano due azzurre: assieme alla Silvestri ha corso anche Angelica Ghergo, la talentuosissima 15enne della Tam che è giunta ottava in 1’00”77.

Emma è stata premiata dal Presidente della Fidal nazionale Alfio Giomi, consigliere dell’European Athletics e adesso si dischiudono per lei le porte di un altro grande appuntamento, le Olimpiadi Giovanili che si svolgeranno a Buenos Aires dall’11 al 17 ottobre.

“E’ indubbio che la Silvestri rappresenta un’icona della Collection Atletica Sambenedettese, un vero e proprio vanto per la nostra città, un’atleta che ha compiuto un percorso straordinario sin dalla categoria esordienti, sempre supportata dai genitori Teresa ed Angelo, della quale si ignorano i limiti che sono ancora inesplorati” affermano dall’associazione sportiva.