
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non hanno fatto in tempo ad essere appoggiate sul giardino “Nuttate de Lune” che le rondini in plastica rigenerata stanno facendo il giro del web. Come vi avevamo anticipato qualche giorno fa (CLICCA QUI), l’installazione fa parte del progetto “Cracking art” che ha già portato le sue sculture animali “pop” in giro per il mondo negli ultimi anni. Per restare in Italia, nel 2014 questi uccelli hanno fatto compagnia ai turisti anche al Castello Sforzesco di Milano.
Ma a poche ore dall’installazione facebook si è già espresso e bello che diviso. C’è chi li scambia per picchi o per pettirossi e chi già dà il suo giudizio. “Sono orribili” scrive una donna. “Il comune ha dovuto anche pagare per questa cosa?” scrive un altro rispondendo a un post del consigliere comunale del Pd Tonino Capriotti che si interroga sui costi. Ma c’è anche chi apprezza la mostra che, ricordiamo, resterà in piedi fino al 30 settembre coinvolgendo parallelamente anche la fortezza di Acquaviva che ospiterà animali di “terra” come elefanti, lupi e suricati. “Non sono male” chiosa qualcuno. “Sono simpatiche, stanno bene nel contesto” dice qualcun altro.
Insomma l’arte pop divide, come sempre. E’ la sua natura. E a San Benedetto la caratteristica non può che essere accentuata. Fa sorridere, semmai, la circostanza che quella zona sia destinata a eterne polemiche. L’ultima a Pasqua, quando l’autoscontro piazzato proprio davanti a dove si trovano oggi le rondini, fece discutere e impazzare il web. Irregolarità (poi riscontrate ai giostrai) a parte.
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Per qualsiasi cosa si faccia esce sempre qualche “esperto d’arte“, come in questo caso, che contesta! Fatevi una vita e uscite da FB! Sono simpatiche, fanno colore e anche quella è arte, naturamlente non saranno dei Monet, ma a mio avviso vanno bene! Una volta tanto che si ha un’idea…
In realtà il concept è un po’ vecchiotto e senza una correlazione con i luoghi delle installazioni, sono 5 anni che gira mezza Italia con il paradosso di perdere la vena artistica con cui sono nate diventando arredo urbano un po’ kitch. E’ come se tra qualche anno arrivasse a San Benedetto “floating board” di Christo, sono opere artistiche perchè nate e studiate per un contesto e non opere riproducibili in serie per qualiasi giardino (e sono pure in vendita online). Sono artisticamente molto più rilevanti le opere al molo che sono inspiegabilmente sottovalutate sebbene non destino mai pareri contraddittori… Leggi il resto »
Esatto. A proposito delle opere del Molo sud, la cosiddetta Scultura Viva, non esiste in città una segnalazione che ne indichi la sua presenza come se volessimo nasconderla. Nonostante come ben dici siano opere unanimamente apprezzate. Se prima davo la colpa della carenza a Gaspari & co, adesso devo dire che Piunti e c. pari sono. Sono profondamente deluso.
direttore mi costa dirlo, ma io l’ho detto fin da subito…
Che non ci sia risalto alle opere del Molo Sud sono completamente d’accordo, e non ne capisco il motivo, basterebbe porre un’adeguata segnaletica e magari utilizzare quell’area e quelle sculture (capitaneria permettendo, perché il grande “scoglio” per restare in tema, spesso è proprio la capitaneria) per organizzare eventi serali in uno dei posti più suggestivi della città (come dicono molti turisti, non io). Però non iniziamo a criticare sempre tutto, le opere in “plastica riciclata” è si un format che ha qualche anno, ma a Milano, lo scorso anno, non hanno destato critiche, così come 3 anni fa non hanno… Leggi il resto »
I motivi della mancanza sono alla radice di una mancanza di vedute anche all’apparenza potrebbe sembrare una carenza di poco conto
Su questo non c’è dubbio, non lo metto in discussione, ci vorrebbe un professionista serio all’assessorato del turismo. Un po’ come in un governo tecnico, si dovrebbero scegliere i migliori professionisti (sempre in teoria) ed affidargli un compito che va eseguito. Ovviamente poi però non sarebbe più un’amm.ne politica, ma tecnica (ed io ne sarei a favore). Detto ciò, le rondini (anche se monocromatiche, qui secondo me la calcolata) sono simpatiche.
Guarda, io credo che il politico debba avere la “vision” di come debba trasformare o migliorare la città in un orizzonte temporale abbastanza ampio, poi spetta agli stra-pagati dirigenti comunali trovare il modo di realizzarlo, e molto speso basterebbe aprirsi alla collaborazione la partecipazione cittadina e di esperti invece di partorire tutto nelle segrete stanze
Amico mio tu hai la memoria molto corta, a parte che sono oltre 10 anni che non commento in modo distruttivo ma pongo sempre una critica per il miglioramento, rileggiti i miei commenti e molte proposte per la città le trovi in rete presentate in varie forme, il problema è che se non sei tesserato o amico di qualche politico puoi avere qualsiasi idea ma rimani un emarginato, ma chissà perchè poi le mie proposte che a San Benedetto non sono calcolate vengono prese in considerazione dai paesi vicini (guarda cosa ho fatto a Grottammare lo scorso inverno per il… Leggi il resto »
Leggi sotto la mia risposta al direttore… Sono dell’idea di evitare “assessori politici” per le posizioni strategiche, in primis il turismo, e di investire in competenze e professionalità prendendo manager che sappiano fare! Un esempio su tutti: direttore Uffizi, direttore scavi Pompei, direttore Reggia di Caserta, aumenti a 2 cifre per ogni luogo con manager e non personaggi messi li dalla politica.
Quindi di chi sarebbe la colpa?
Userei il termine responsabilità, più che colpe… Detto ciò, chi amministra ha oneri ed onori, se dovessi mai un giorno diventare Sindaco, cosa che non succederebbe mai per due motivi: 1) non avrei le capacità (come non le hanno il 90% dei Sindaci Italiani), so fare bene il mio lavoro, ho una famiglia, responsabilità quotidiane a cui pensare…, mi fermo qui. 2) non sono né narcisista né ho bisogno di protagonismo, quindi sono automaticamente out. Fatte queste due precisazioni, caro direttore nella vita, a mio avviso, bisogna essere onesti con se stessi e conoscere i propri limiti, quindi affidarsi a… Leggi il resto »
Sono simpatiche e colorano il giardino. Purtroppo in questa città come fai una cosa nuova subito ti criticano. Può essere bella o brutta, utile o inutile, l’importante è criticare e divulgare la propria negatività.
L’Arte è un’attività umana mooolto… soggettiva. Piero Manzoni negli anni ’60 produsse 100 scatolette di ‘Merda d’Artista’, firmate e numerate. La scatoletta numero 54 è stata venduta all’asta da Christie’s a Londra il 16 ottobre 2015 per 246.959 Euro. Non si sa cosa ci sia all’interno, perché nessuno le ha mai aperte. Sull’ultima opera venduta c’è un’etichetta con la scritta “Merda d’Artista. Contenuto netto gr.30. Conservata al naturale. Prodotta e inscatolata nel maggio 1961”. E’ naturale che ogni forma di espressione artistica generi una reazione quando la si guarda, la si ascolta, la si odora, la si degusta, la si… Leggi il resto »
Ieri sera le rondini della Cracking Art presso il giardino Nuttate de lune a San Benedetto del Tronto, mentre le guardavo, mi hanno… garrito: sono piccoli uccelli migratori e mentre il numero dei migranti umani rimane molto elevato, quello delle rondini (come pure di altri uccelli migratori) è in costante diminuzione. Per molti di questi “esseri migranti” il deserto Transahariano è la loro casa invernale che per il riscaldamento globale si sta allargando verso Sud. Le distanze tra Sahara ed Europa aumentano e gli uccelli nel percorso consumano preziose energie. Molti non sopravvivono, soprattutto le nuove generazioni. Voglio immaginare che… Leggi il resto »