Ospedale da sballo. Per quanto sta diventando bello Gira un volantino della AV5 che annuncia la prossima apertura di due nuove sedi operative presso il “Madonna del Soccorso”, nostro ex stimato nosocomio che nell’occasione viene chiamato stabilimento ospedaliero. Un brutto termine ma che rende bene l’idea di quello che è diventato. Magari ‘mega ambulatorio’ era meglio. Colpisce anche il titolo del manifesto Giornata inaugurativa, assolutamente non idoneo a livello giornalistico, ma non fuorviante. Fortuna che non si trattava di un comunicato stampa, visto che nelle nostre mail non abbiamo trovato traccia.

Ne abbiamo però letto l’annuncio riportato con una strana enfasi da altre testate giornalistiche. Dico ‘strana enfasi’ perché non si tratta di nuovi reparti ma di nuove sedi, contrariamente a quanto chiedono le città della riviera piceno-abruzzese. Nella regola di una prassi però che ricalca precedenti annunci nei quali le novità erano rappresentate dal miglioramento dell’immagine e nulla più. Insomma quello che resta del “Madonna del Soccorso” sta diventando sempre più bello e attraente.

Non fraintendetemi, l’immagine conta e quella del nostro nosocomio è notevolmente migliorata ma da sola equivale ad un lago senza acqua, come un calciatore tedesco ha sintetizzato recentemente i mondiali di calcio senza l’Italia.

Insomma annunciare in pompa magna nuove sedi per reparti già esistenti di Cardiologia riabilitativa e Pediatria appare come un vera e proprio presa in giro per i cittadini sambenedettesi che, come ho già detto, vorrebbero ben altro. Soldi sprecati tra l’altro se veramente verrà realizzato un terzo ma ‘vero’ ospedale (ri-confesso che non ci ho mai creduto!) per mandare in soffitta (come fossero giocattoli obsoleti) quello ascolano e anche il nostro.

Detto questo, vorrei fare un appello al personale medico e paramedico: se non siete d’accordo il giorno dell’inaugurazione, dovreste essere i primi a dirlo invece che fare da ‘codazzo’ ammirato ai vari dirigenti (anconetani, pesaresi e sambenedettesi) che l’hanno voluta, trascurando clamorosamente le altre necessità vere, delle quali tutta la comunità rivierasca è oramai al corrente.

Concetto di nuove sedi e non di nuovi reparti, che il 13 luglio prossimo, Piunti e compagni dovrebbero far notare durante la cerimonia. Finora non ho visto dissensi veri neanche da parte loro.

Ahi! Mi stavo dimenticando dei due nuovi Mammografi. Scusatemi.