SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E’ pronto alla sua seconda edizione assoluta il San Benedetto Film Fest che prenderà vita dal 16 al 21 luglio presso il Parco Wojtyla di San Benedetto, a due passi dal Comune. Il festival nasce dalla collaborazione fra l’Associazione Antoniana Eventi e la Compagnia Teatrale O’Scenici e il suo scopo è quello di “affermare il “diritto al cinema” dei piccoli centri, attraverso la promozione delle produzioni più recenti e innovative del cinema italiano e internazionale” come afferma la stessa organizzazione.

Una particolare attenzione è riservata ai giovani autori italiani, europei e internazionali, ai linguaggi e ai progetti innovativi, ai temi del confronto tra popoli e culture, dell’identità sociale e civile delle comunità, e della vita nei piccoli paesi. Il San Benedetto Film Fest, in questo senso, ha 2 sezioni: da una parte “San Benedetto in corto”, un concorso internazionale per cortometraggi. Dall’altra “Paesi in lungo”, che premia i lungometraggi italiani e internazionali, che siano opere prime o seconde.

Fra i lungometraggi finalisti di quest’anno “Haiku sull’albero del prugno” del regista marocchino Mujah Maraini-Melehi e “Tutto in un cerchio” di Damiano Debbi e Manuel Carrabs che racconta il mondo dell’imprenditoria.

Attenzione poi ai cortometraggi. Su tutti “Nkiruka” che affronta il delicato quanto attuale tema dello “ius soli” dagli occhi di una ragazza nigeriana, di nome appunto Nkiruka. Per restare in tema di integrazione e migrazioni, in concorso c’è anche “Il Tratto”, cortometraggio di Alessandro Stevanon che racconta del rapporto fra il piccolo Federico e un artista senegalese che lo aiuta a scoprire il suo talento nel disegno. Degno di nota anche Departures, con Giorgio Colangeli che racconta del argomento tema della morte e della malattia.