
MARTINSICURO – L’episodio riguarda la chiesa di Villa Rosa (Martinsicuro) ma a riportare la notizia, che ha già fatto il giro dello stivale, è stato il giornale “La Voce del Trentino” che ha riportato le testimonianze dei turisti trentini che si trovavano a messa domenica mattina e che hanno risposto con stizza a una particolare omelia messa in piedi dal parroco.
Don Federico Pompei, infatti, durante le celebrazioni ha attaccato il leader della Lega Matteo Salvini prendendo spunto da una donna rom che chiedeva l’elemosina fuori dalla chiesa. Per Don Federico, infatti, la vera carità non consiste nel darle soldi ma nel portarla a casa propria, dandole il necessario per dormire e vivere. Da qui il prete fa un parallelismo con l’accoglienza dei migranti criticando le posizioni di Salvini e del Carroccio.
E qui i turisti del Nord, a Villa Rosa con uno dei classici viaggi organizzati dai circoli anziani, se ne vanno. Circostanza però che non ha impedito al parroco di proseguire col suo discorso.”E’ una vergogna che un parroco faccia politica in una chiesa durante la santa Messa” ha detto una turista al quotidiano” bastava che dicesse che bisogna aiutare il prossimo e basta, non bisognava fare il nome di Salvini”.
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In chiesa si parla della parola di Dio, non di politica. Mi dispiace dirlo ma hanno ragione, puoi essere bianco, nero, giallo o rosso, di destra o di sinistra, comunque sia in chiesa non si parla di politica.
Che strano: eppure ho l’impressione che Papa Bergoglio (come tutti i suoi predecessori) non faccia altro che fare politica quando si interessa e invita i governanti a interrompere i conflitti bellici in giro per il mondo, oppure quando parla contro le mafie e le organizzazioni malavitose, o come quando si rivolge ai potenti della finanza o dell’economia. Proviamo a riflettere senza lasciarci influenzare emotivamente: cos’è questa se non Politica! Personalmente non ho alcun timore né imbarazzo quando mi confronto con un “buon” sacerdote che si interessa di politica, anche perché una cosa è certa: in politica i dogmi non resistono… Leggi il resto »
Un conto è invocare la pace, un conto è l’ingerenza nella politica nazionale criticando il vice-premier. Anche perchè ciò che il Papa chiiede allo stato italiano come lo jus soli non trova posto nell’ordinamento della CDV o altre amenità del genere. La chiesa ha tanti problemi al suo interno e soprattutto ai massimi livelli, un buon consiglio di mia nonna era: prima risolvi le cose a casa tua.
Non ho ascoltato personalmente le parole del parroco ma personalmente ritengo che se un “ministro di Dio” durante un’omelia (non un comizio) chieda che vengano messi in pratica, da tutti i fedeli, i dettami di quella professione religiosa (l’accoglienza “incondizionata” è uno di questi) non ci vedo nulla di anomalo. In un Paese come l’Italia appellarsi cattolico (seppure gran peccatore come mi sembra si sia autodefinito in passato il ministro Salvini) in campagna elettorale permette di accedere ad un notevole bacino di voti per cui altamente conveniente. Il suo nome, Matteo, però non lo autorizza per il momento a riscrivere… Leggi il resto »
Ma è chiaro: dato che in tedesco l’aggettivo “prossimo” si traduce NAH, in “Du sollst deinen Nächsten lieben wie dich selbst” (Ama il prossimo tuo come te stesso) il prossimo, letteralmente, corrisponde a colui che ti è vicino, per cui se ti è distante, o addirittura oltre il confine dello Stato, non può esserti “prossimo”. Da qui nasce questo increscioso malinteso. In fin dei conti come può un africano essere “prossimo” a noi italiani? Cosa chiede questo parroco ai suoi fedeli se il Cattolico italiano, fervente e rispettoso del messaggio di Gesù (che come tutti sappiamo ha scelto di “risiedere”… Leggi il resto »
Ma è chiaro: dato che in tedesco l’aggettivo “prossimo” si traduce NAH, in “Du sollst deinen Nächsten lieben wie dich selbst” (Ama il prossimo tuo come te stesso) il prossimo, letteralmente, corrisponde a colui che ti è vicino, per cui se ti è distante, o addirittura oltre il confine dello Stato, non può esserti “prossimo”. Da qui nasce questo increscioso malinteso. In fin dei conti come può un africano essere “prossimo” a noi italiani? Cosa chiede questo parroco ai suoi fedeli se il Cattolico italiano, fervente e rispettoso del messaggio di Gesù (che come tutti sappiamo ha scelto di “risiedere”… Leggi il resto »
A prescindere dalla condivisione, o meno, del suo commento, a mio avviso questo Politicalprete avrebbe potuto dire le stesse cose senza citare il ministro Salvini (che le piaccia o no, è ministro). Il prete faccia il prete, parli alle anime e nulla più! Concludo dicendo che è ora che si pensi al prossimo, nel senso del “prossimo vicino”. Sistemato il “prossimo vicino” iniziamo a pensare al “prossimo lontano”, che sia giallo, nero, bianco, blu o viola!
Ha ragione, avrebbe potuto dire le stesse cose senza citare il ministro ma non l’ha fatto. Avrà avuto i suoi motivi ma ritengo che sia anche nei suoi diritti. Vorrei anche capire cosa intende quando indica un prete che fa il prete che parla alle anime. Le assicuro che è proprio la mia ANIMA a interessarsi di politica, dato che la mia MENTE spesso mi consiglia di fare altro perché ciò che vede e che sente è per lei disarmante. Infatti non è la mente a dirmi che è disumano mettere a rischio la vita di altri esseri umani, gente… Leggi il resto »