ROMA – “Corruzione per atti contrari ai doveri di ufficio, corruzione per l’esercizio della funzione, accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreti di ufficio”.

Con queste accuse otto persone, tra cui sei agenti della polizia, sono state arrestate nella Capitale, a quanto riportato da una nota dell’Ansa, dopo un’indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. Le altre persone fermate sono una dipendente della Procura di Roma, originaria della Riviera, e un pregiudicato.

La talpa, originaria di San Benedetto e in seguito trasferitasi prima ad Ascoli e poi nella Capitale, interna alla Procura di Roma, dall’ottobre del 2017 avrebbe fornito notizie coperte da segreto istruttorio ad alcuni poliziotti “che a loro volta  – si legge in una nota dell’Ansa – le giravano all’imprenditore Carlo D’Aguano, titolare di bar e sale giochi e monitorato dalla direzione distrettuale antimafia per i suoi rapporti con la camorra”.