SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nella mattinata del 23 giugno si è svolta una conferenza stampa molto importante nel municipio sambenedettese.
Alla presenza del sindaco Pasqualino Piunti e degli assessori Filippo Olivieri (assessore alle Politiche del porto e del Commercio) e Andrea Traini (assessore all’Ambiente e al Bilancio), è stata presentata la “Buona Movida”.
Ovvero le misure finalizzate a “contrastare fenomeni di disturbo alla civile convivenza e alla sicurezza urbana” nell’estate 2018. Polizia Municipale e Forze dell’Ordine incaricate nel farle rispettare.
Illustrate le misure atte a prevenire e contrastare il degrado e a tutelare la sicurezza e l’incolumità pubblica di San Benedetto, tre divieti e cinque obblighi. Per locali e avventori. Saranno in vigore, burocraticamente, tra fine giugno e inizio luglio.
Ecco le misure:
Divieto di somministrare o vendere bevande alcoliche e superalcoliche per l’asporto in qualsiasi contenitore dalle 24 alle 6 del giorno successivo;
Divieto di vendere per asporto bevande in contenitori di vetro e lattine dalle 22 alle 6 del giorno successivo;
Divieto di consumo di bevande nelle aree pubbliche o aperte al pubblico dalle 24 alle ore 6 nelle aree indicate;
Obbligo di prevenire o impedire nelle ore serali o notturne comportamenti chiassosi da parte degli avventori nelle aree esterne l’esercizio;
Obbligo di provvedere nell’orario di chiusura a rendere inutilizzabili gli arredi, tavoli, sedie e ombrelloni presenti all’esterno dei locali;
Obbligo di provvedere alla completa pulizia ed igiene degli spazi esterni antistanti ed adiacenti agli esercizi;
Obbligo di promuovere una campagna di sensibilizzazione sull’educazione al bere e sul contenimento delle emissioni sonore;
Obbligo di prevenire o impedire la consumazione di bevande al di fuori del locale dalle 24 alle ore 6;
E’ stato illustrato anche il procedimento sanzionatorio in materia di inquinamento acustico, nei locali, rilevabile con il fonometro.
Prima fase: accertamento/contestazione organo di controllo, violazione e superamento valori limite;
Seconda fase; comunicazione e avvio procedimento e contestuale diffida con ordine di non fare musica dopo le 22;
Terza fase: in caso di inottemperanza, sospensione dell’attività principale da 3 a 15 giorni (a seconda della percentuale di sforamento e della zona in cui si trova il locale);
Quarta fase: in caso di inottemperanza o nel caso di più violazioni, revoca autorizzazione o inibizione attività soggetta a scia;
Quinta fase: in condizioni di eccezionali ed urgenti necessità di tutela salute pubblica o ambiente, ordinanza urgente del sindaco con apposizioni sigilli e conseguente sequestro;
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