TERAMO – Avevano approfittato della pausa pranzo, circa una settimana fa, per tentare il colpo della giornata tre giovani di Pescara, che dopo aver reciso la recinzione metallica di un’officina a Pineto, nel Teramano, al fine di prelevare le attrezzature ivi depositate erano però stati sorpresi da un dipendente, che stava consumando il pasto all’interno del negozio. L’impiegato, dopo aver messo in fuga i giovani malfattori era finanche riuscito ad intravedere due lettere  della targa del veicolo a bordo del quale i tre erano fuggiti, chiamando immediatamente le forze dell’ordine.

Subito,  una volante del Commissariato di Atri si era posta alla ricerca del veicolo, ma il tentativo di rintracciarlo era risultato vano, avendo i malfattori fatto perdere le loro tracce.

Erano stati allora sentiti alcuni testimoni che avevano fornito una dettagliata descrizione dei tre ed erano state avviate anche certosine indagini, al fine di ricostruire la targa completa del veicolo attraverso le possibili correlazioni dei numeri di targa con il modello di autovettura sulla quale erano fuggiti i giovani.

Al termine degli accertamenti, durati all’incirca una settimana, la squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Atri, riusciva a ricostruire l’esatta dinamica dell’episodio e ad identificare con esattezza gli occupanti del veicolo che venivano riconosciuti quali responsabili del tentativo di furto ai danni dell’officina di Pineto.

Si tratta di tre pescaresi (36, 32 e 31 anni), dediti alla commissione di furti e truffe in varie provincie d’Abruzzo che sono stati, pertanto, denunciati  in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria Teramana per il tentativo di furto.