
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Alla notizia dà risalto oggi la versione online de “Il Fatto Quotidiano” (LEGGI QUI). Il Comune di Prato sembra aver trovato la soluzione per gli schiamazzi notturni e la movida: installare dei teli fonoassorbenti sui soffitti e muri dei pub, bar e discoteche insonorizzando l’ambiente e riducendo l’impatto per le case del centro.
A quanto pare, proseguendo nella lettura, agli amministratori della città toscana, l’idea di insonorizzare i locali più rumorosi è venuta quasi per caso. Hanno infatti deciso di “esportare” la tecnologia usata da una ditta specializzata qualche settimana fa per insonorizzare un festival del Cinema col Comune preoccupato di non disturbare, durante la proiezione dei film, i cittadini che dormivano tutto attorno.
E chissà che un’idea del genere non possa essere portata anche a San Benedetto, che da anni è in cerca di soluzioni per la c.d. “movida molesta”. Prima magari bisognerà vedere se la soluzione toscana funzionerà. Quello di Prato per adesso è solo un esperimento, che all’inizio partirà per due vie del centro. “Nessuno ha la bacchetta magica, vediamo se funziona” ha dichiarato il sindaco.
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Perchè no? Ma non risolve il problema della ineducazione, del degrado di chi urina o peggio per le strade, o di chi canta a squarciagola a notte fonda.
Ci vorrebbe civiltà, senso del decoro, diginità, cose che evidentemente non si trovano presso quelle persone.
Quindi va bene il telo, ma anche repressione, Il Daspo per punire i frequentatori di locali pubblici non è applicabile?
Bisognerebbe istituire una task force anche per confiscare le motociclette
con gli scarichi aperti non omologati e troppo rumorosi.