SAN BENEDETTO DEL TRONTO – All’alba del 2 giugno un’ambulanza si era recata in piazza San Filippo Neri a San Benedetto per soccorrere una ragazza di 30 anni.

Si tratta di Federica Luzio, di Pollenza, paese della provincia di Macerata. E’ titolare del ristorante “La Pecora Nera”. Ha deciso di rendere la cosa pubblica, insieme al suo legale, data la gravità della vicenda. Con coraggio nonostante sia, giustamente e purtroppo, ancora scossa dall’accaduto.

La donna ha affermato ai sanitari e poi ai carabinieri di essere stata picchiata da un 28enne di San Benedetto residente a Macerata. Federica aveva passato la serata in Riviera insieme a lui, ad un amico del 28enne e con un’amica della maceratese.

La 30enne e il 28enne avevano una frequentazione da tre settimane ma per il sambenedettese evidentemente sembrava essere qualcosa in più. A scatenare, infatti, l’ira del ragazzo è stata una folle gelosia.

Durante la notte Federica aveva incontrato per caso l’ex ragazzo in un locale di San Benedetto e più tardi aveva ricevuto da lui un sms. Mentre tornavano verso Macerata si è scatenato un litigio in macchina (di proprietà di Federica) a causa del messaggio. Arrivati in piazza San Filippo Neri l’amico del 28enne, che era alla guida in quel momento, ha fermato l’auto e l’altro ha fatto uscire Federica dal veicolo prendendola per i capelli. Lì ha iniziato a picchiarla, anche quando era a terra. Ad un certo punto Federica ha perso anche i sensi. L’amica ha cercato di difenderla ma non ci è riuscita. L’amico del 28enne, invece di placarlo, avrebbe messo il ‘carico’ dicendo che la 30enne aveva baciato il suo ex. Il 28enne sambenedettese ha anche rotto il cellulare della ragazza.

Alla fine i due ragazzi sono andati a piedi verso la stazione per prendere il treno e tornare a Macerata. Prima, però, il 28enne aveva rubato le chiavi di casa e del ristorante dalla borsetta di Federica. I due sono stati poi fermati per un controllo dalla Polizia (allertata dopo il fatto), alla stazione di Civitanova e sono state rinvenute, appunto, le chiavi.

Federica ha riportato lesioni guaribili in quasi 30 giorni e addosso ha ancora i segni di quella violenza. Si è rivolta ai carabinieri di San Benedetto e Civitanova per denunciare la vicenda e ha deciso di renderla pubblica insieme all’avvocato Federico Valori con una conferenza stampa il 7 giugno a Macerata. Il 28enne ha provato a chiedere scusa mandando dei messaggi all’amica di Federica ma ciò naturalmente non è bastato.

A Riviera Oggi, al telefono, Federica Luzio afferma: “Ho deciso di rendere pubblica la vicenda perché è stata di una violenza inaudita e ingiustificata, inoltre i militari mi avevano riferito che quella notte avevano ricevuto cinque segnalazioni del genere. Voglio che tutto ciò non accada più, mai più. Spero che altre donne seguano il mio gesto”.