SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riprendiamo qui una nota dell’associazione “Ambiente e Salute nel Piceno”. L’argomento è il taglio degli alberi “pericolosi” in via Pasubio. Tre giorni fa sono stati tagliati 20 alberi su 35, dopo che durante il maltempo di qualche settimana addietro uno era caduto sulla strada. (CLICCA QUI)

“Gli alberi sono una risorsa fondamentale nella nostra città, ma hanno esigenze precise di spazio che vanno valutate e armonizzate con attenzione nelle progettazioni urbanistiche. Quando queste valutazioni non vengono svolte con accuratezza ci si ritrova a distanza di anni con delle problematiche di incompatibilità. Incompatibilità quasi sempre superata con la drastica decisione dell’abbattimento, perdendo così una risorsa è un valore storico che hanno indubbiamente questi grandi alberi. Per questo è molto importante progettare con attenzione la piantumazione dei nostri alberi. Abbatterli è veramente molto triste, soprattutto se nel massimo della loro bellezza, ed è un cattivo esempio per i giovani che si trovano ad assistere, ancora peggio se viene effettuato durante la nidificazione. Un esempio che spesso viene seguito indebitamente da tanti privati. 


Tuttavia esistono altre cattive pratiche che determinano la morte di gran parte delle nostre risorse arboree. Mi spiego, ad esempio la potatura. La potatura è una cura, una pratica complessa che ha bisogno di accuratezza e competenza. Se questa si effettua selvaggiamente, (capitozzatura) e se vengono sbagliate le inclinazioni dei tagli, si creano con il tempo delle infiltrazioni nel tronco, innestando così degenerazioni che a lungo andare ne compromettono la stabilità. Quando questo fenomeno si verifica nei grandi alberi è chiaro che per un fattore di sicurezza l’abbattimento è inevitabile. Per questo è importante saper scegliere aziende serie e competenti alla quale affidare gli appalti, è risaputo che i residui delle potature hanno un valore, quindi più tagliano e più ci guadagnano.

Purtroppo nella materia legale in questione esiste una eccessiva discrezionalità lasciata da alcuni anni nelle mani dei tecnici, ed è sotto gli occhi di tutti la leggerezza con la quale vengono prese queste decisioni.
Per quanto riguarda l’abbattimento degli alberi di via Pasubio è evidente che non si potesse fare diversamente, visto l’evidente degrado dei tronchi, degrado causato da ragioni che abbiamo spiegato sopra.

Tutti sappiamo che ogni abbattimento deve essere recuperato con delle nuove ripiantumazioni. Il comune ha già dichiarato che vorrebbe reinserire dei Tigli, (bellissimi alberi). Pur considerando importante il mantenimento delle essenze arboree endemiche, sarebbe comunque interessante se il comune di San Benedetto del Tronto prendesse in considerazione di scegliere, trattandosi della statale, una pianta a crescita rapida e che aiuti con l’inquinamento, sarebbe sicuramente la scelta più logica da fare per ripristinare un minimo di verde in tempi brevi. Ad esempio “La Paulonia”, è un albero a crescita rapida dalle grandi foglie che ha il potere di catturare l’inquinamento causato dalle emissioni automobilistiche.

L’amministrazione del verde pubblico non è cosa semplice, ma è fondamentale per il benessere e per la bellezza di una città. Per questo è necessario sempre di più trovare soluzioni che proteggano e valorizzino il nostro patrimonio esistente, mettere in pratica un progetto di pianificazione per il ringiovanimento laddove non si possa proprio conservare. Una città, se blocca il cemento e aumenta il verde, puzza di meno e inevitabilmente profuma molto, questo può fare la differenza nella accoglienza del turista e nella qualità della nostra vita. Per la salute pubblica, per il benessere dei bambini, e su queste basi di buon senso, dovremmo fare in modo che il verde venga promosso il più possibile nella nostra città.”