SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Passano i giorni e sbollisce la rabbia, o forse la delusione, per l’eliminazione dai play off ad opera del Cosenza. Una partita non all’altezza dei diecimila spettatori accorsi al Riviera delle Palme, per motivi che abbiamo già approfondito. Così è il calcio.
Forse nelle prossime settimane leggeremo meno, o con il sorriso, dichiarazioni fantasiose come “la Samb non voleva andare in Serie B” o cose del genere, e il senso della realtà sarà maggiormente condiviso. Così come si sapranno valutare meglio le parole a caldo del presidente Fedeli (“Rifonderò partendo dai giovani”), ben bilanciate a freddo dal figlio Andrea.
E mentre si resta in attesa delle prime decisioni della società, ovvero la scelta di un allenatore e di un direttore sportivo ci permettiamo di scrivere alcuni suggerimenti per quella che sarà la prima prova del nove per la prossima stagione, ovvero la campagna abbonamenti.
A) Nell’epoca d’oro della Samb, alla fine degli anni 80, i ragazzi iscritti nelle squadre giovanili di San Benedetto e dintorni erano incentivati a recarsi allo stadio grazie ad un certo numero di abbonamenti che la Sambenedettese Calcio distribuiva alle società di calcio giovanile. In questo modo, semmai ce ne fosse stato bisogno, generazioni di ragazzi si innamoravano dei colori rossoblu e oggi sono ancora sugli spalti a costituire la base di quei 10 mila di Samb-Cosenza. Le regole di ingresso allo stadio sono cambiate, i biglietti devono essere sempre nominativi, ma crediamo si possa trovare il modo per facilitare l’ingresso di tanti under 16 allo stadio a basso costo. Anche perché un bambino o un ragazzino allo stadio significa anche genitori al seguito, non siamo più negli anni ’70-’80 quando, anche a 11-12 anni, si andava allo stadio da soli… L’iniziativa potrebbe essere estesa anche ai tesserati ad altre discipline sportive.
B) Coinvolgere quanto più possibile il mondo imprenditoriale. Già attivo sul fronte delle sponsorizzazioni, è vero. Ma sarebbe significativo un aiuto consistente anche per quel che riguarda la sottoscrizione di abbonamenti per i propri dipendenti. Cosa che è avvenuta e avviene, eppure potrebbe essere applicata su larga scala – come ci sembra sia accaduto a Reggio Emilia – in modo da incentivare la partecipazione anche dai tifosi meno assidui. San Benedetto ha una struttura economica molto diffusa soprattutto nell’ambito dei servizi (commercio e turismo, ad esempio) e meno nell’industria, anche se occorrerebbe coinvolgere molte imprese dell’hinterland.
Siamo convinti che questa e altre iniziative potrebbero far lievitare il numero delle tessere fin quasi a tremila, rispetto ai duemila e qualcosa dell’ultima stagione. Sarebbe una iniezione di fiducia importante per il prossimo campionato.
Crediamo che una prospettiva del genere potrebbe aiutare la società ad operare nel calciomercato con la massima ambizione – il che non significa in maniera scriteriata – riuscendo a trovare quei 3-4 elementi in grado di cambiare il volto della squadra. Insomma, quando si cammina occorre muove in maniera sincronizzata entrambi i piedi, e il passo dell’uno (pubblico) rafforza il seguente (società) e viceversa.
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il discorso che lei direttore ha fatto non fa 1 piega …ma conoscendo la tifoseria sambenedettese le vorrei anche ricordare di aggiungere che la societa per prima dovrebbe fare il primo passo….magari pronunciandosi a grande voce di voler puntare l’anno prossimo alla serie B …il resto poi lo fara’ il publico come del resto lo ha sempre fatto ( impossibile dire il contrario) .. con il risultato di vedere formazioni in gran lunga superiori come organico nel campo e con la speranza di un Miracolo che non c’e’ mai stato !
Si poi se non vinci apriti cielo, con la società che prende in giro i tifosi. Vincere in serie C è difficilissimo perchè è promossa solo una, ci sono società che hanno impiagato 6-7 anni per tornare un serie cadetta.
leverei il superlativo….direi che è difficile ma se non fai investimenti allora diventa impossibile …non devi prendere il giocatore “col nome” che ti decide 2 partite e altre 7 sta a “guardare” ma il giocatore forte …continuo e motivato ..ne bastano 4 o 5 in rosa e con un ossatura valida puoi giocarti il campionato fino alla fine…..invece è la B un campionato difficilissimo anzi aggiungerei massacrante….
Ma Piunti è in silenzio stampa o sono i giornalisti in silenzio di domande? Giusta proposta per il futuro immediato ma se non si guarda più in la non esiste futuro. Il sindaco Piunti non si è neanche degnato di rispondere al presidente per spiegare i problemi del campo rodi, o del ballarin figuriamoci come stiamo messi, siamo al NON SENTO, NON PARLO, NON VEDO. Qua nessuno chiede la luna MENTRE in altri posti il comune sbagliando si è accollato 4 milioni di oneri a carico dei cittadini per rifare una tribunetta, a Bolzano la provincia si è accollato l’onere… Leggi il resto »
Ho appena scritto una cosa al riguardo del Ballarin.
o dice realmente quali sono le intenzioni societarie, altrimenti deve fare una squadra seria con molti esperti e pochi giovani, altrimenti quest’anno non fa nemmeno 1000 abbonati, io per primo
Futuro samb si chiama ALLENATORE con attributi ed tutto parte da questa persona…. Il significato di questa affermazione parte da lontano ricordando i Marino Bergamasco, i Nedo Sonetti per ciò che ci riguarda da vicino e Carletto Mazzone per I nostri cugini. Il tutto per dire che le grande imprese calcistiche ed i periodi storici di una society calcistica oltre che da un Presidentissimo che già abbiamo, deve avere un ALLENATORE CHE DIA UN’ANIMA alla squadra e una scossa a tutto l’ambiente per la sua personalità e bravura!!! Meditate gente
Il futuro della Samb passa per una maggior coesione tra la proprietà, la gestione sportiva, la città e la tifoseria. Gli abbonamenti sono un effetto e non una causa.
Quest’anno ho visto troppe contrapposizioni negative, e mi è tornato in mente un vecchio articolo di qualche tempo fa, forse troppo ottimista…
http://www.rivieraoggi.it/2015/10/20/205027/la-rinascita-della-samb-ecco-come-e-perche-avverra/
Molte squadre di Serie A fanno accedere gratuitamente i ragazzi delle proprie scuole calcio e delle scuole calcio affiliate. Basta metterci l’impegno. Destinare anche solo 150 posti nei distinti (a partita) potrebbe essere un buon inizio.
Futuro Samb: iniziassero a tagliare i ponti con un famoso procuratore abruzzese.