ACQUAVIVA PICENA – Riportiamo e pubblichiamo un comunicato, giunto in redazione, di Acquaviva Futura in merito alle recenti polemiche con il sindaco Pierpaolo Rosetti sui moduli scolastici e le pulizie nei paraggi.

In realtà chi mistifica è il Sindaco Rosetti. Dice di aver fatto pulire l’area dei moduli scolastici ma la situazione è quella evidenziata dalle foto scattate tra il 30 e il 31 maggio 2018. Il problema non riguarda solo le erbacce ma l’indecenza del tappeto verde, la terra incolta, i tombini in “bella vista” (poco sicuri) , ecc ecc. : la triste realtà è che quello da noi fotografato è il  “ panorama” che hanno visto i nostri ragazzi per tutto l’anno.

Così come hanno visto i ratti che il Sindaco non nomina nella sua nota di risposta e non chiarisce come e se è intervenuto.

Il Sindaco bolla come privi di fondamento i movimenti franosi a monte dei moduli così come la grossa fessurazione sulla parete che da direttamente sul piazzale dei moduli scolastici: per giudicare basta vedere le foto scattate ad aprile 2018. A conferma di quello che scriviamo resta il fatto che il Sindaco, da qualche settimana, ha chiuso la zona di accesso da monte senza dare spiegazioni: forse perché anche lui la reputa poco sicura?

Non risponde al vero quando dichiarato dal Sindaco in merito alla proposta di Acquaviva Futura di costruire la scuola in zone raggiungibili solo con l’ascensore, anche perché non ha spiegato in che occasione o con quale documento abbiamo fatto tale proposta. Siamo  abituati a dichiarazioni del Sindaco che poi non corrispondono al vero come quando disse in Consiglio che poteva fare il capogruppo di maggioranza per poi dimettersi dopo la lettera del Ministero degli Interni, oppure, sempre in consiglio, quando ha dichiarato di aver scritto su un documento di sette pagine per “mettere in riga” i sindaci della fallimentare Unione dei Comuni Piceni poi risultato inesistente.

Al contrario noi abbiamo proposto in consiglio una commissione consiliare per trovare il luogo migliore dove costruire la nuova scuola sapendo che dovrà durare molti decenni oltre il nostro mandato: come al solito la maggioranza ha votato contro vista la paura al confronto.

A settembre 2016, in piena emergenza, come Acquaviva Futura abbiamo proposto di portare i ragazzi nei locali dell’Ex Ospedale (ex Palazzo delle Suore ed ex Asilo Comunale per svariati decenni), per evitare che si allontanassero da Acquaviva ed avere il tempo di prendere delle decisioni ponderate e per il bene di Acquaviva. Invece l’ex Giunta Rosetti ha preferito la fretta (cattiva consigliera) che ha portato ad Acquaviva dei Moduli Ufficio/Mensa dell’Expo (i bagni sono dei veri e propri container), distrutto un centro sportivo e deturpato una collina piena di storia.

Per l’ennesima volta ci troviamo a condannare il tentativo del Sindaco di far intendere che il palazzo Ex Ospedale è un immobile non sicuro. Ristrutturato con i fondi del terremoto del 1997, per noi è una struttura sicurissima tanto che oggi ospita l’Associazione Terraviva, l’associazione Omphalos (che assiste tanti ragazzi autistici anche da fuori regione), lo sportello dell’ASUR e quello del pediatra. Se è sicuro per tutte queste persone, poteva esserlo anche per le quattro classi della scuola media di Acquaviva frequentate dai nostri figli.

In quanto bene comunale a noi piange il cuore vedere l’immobile della vecchia scuola totalmente abbandonato a se stesso senza nessuna prospettiva per il futuro. In realtà sarebbe bello sapere come pensa di procedere la maggioranza visto che alla nostra interrogazione in consiglio comunale di fatto non ha risposto.

Il Sindaco e i consiglieri dovrebbero spiegare ai cittadini alcune cose:

  •         Perché hanno rinunciato al milione di euro già assegnato al Comune di Acquaviva per il miglioramento sismico dello stabile;
  •         Perché non hanno provveduto ad evitare che la scuola si allagasse;
  •         Se gli allagamenti hanno peggiorato la struttura dopo la chiusura per inagibilità;
  •         Perché hanno abbandonato totalmente la zona circostante creando l’ennesimo luogo di degrado;

Infine dovrebbero spiegare il perché da settembre 2016 ad oggi non hanno ancora messo in sicurezza l’immobile e la zona circostante visto che la struttura è stata definita totalmente inagibile.

Domande lecite visto che a quasi due anni dal terremoto  non è ancora possibile conoscere le vere motivazioni dell’inagibilità in quanto l’unico documento ad oggi disponibile in Comune è un foglio A4 corrispondete al modelle GE1 della Protezione Civile: Allegato.