SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Anche quest’anno come da tradizione le classi quinte chiudono il loro ciclo nella scuola primaria con una rappresentazione teatrale. Le classi quinte della scuola primaria Piacentini sono state protagoniste per ben due serate al teatro Concordia. Il 29 maggio  i protagonisti sono stati gli alunni della VB, VC e VD, i quali hanno portato in scena “Alla scoperta di Itaca”. Il 30 è stata la volta dei ragazzi della VA, coadiuvati dai più piccoli della IIIB, in una sorta di passaggio di testimone, questi ultimi sono stati gli interpreti di un adattamento dell’opera di Bice Piacentini: “Il ballo del sospiro”.

Gli alunni delle classi VB, VC e VD alla scoperta di Itaca.Quale migliore occasione per concludere il “viaggio” alla scuola primaria con uno spettacolo teatrale!! Dopo aver studiato l’antica Grecia e averne conosciuto tutto il suo fascino, gli alunni hanno letto in classe l’ODISSEA  che tanto li ha affascinati e in particolar modo la figura del mitico ULISSE. Dei infuriati e clementi, eroi, ancelle , regine, principesse e guerrieri, mostri e sirene.. tutto hanno messo in scena dimostrando di  sapersi calare nei personaggi assegnati anche grazie alla professoressa Luigina Ceddia dell’ I.C. di Grottammare che con professionalità e passione ha preparato i 78 alunni delle tre classi. Il 29 maggio, al teatro Concordia, hanno salutato così la scuola primaria per intraprendere  un nuovo e interessante viaggio da protagonisti verso un’altra meta.

“QUALE MONDO CI SIA AL DI LA’ DI QUESTO MARE NON SO, MA OGNI MARE HA UN’ALTRA RIVA E IO CI ARRIVERO’”.

Il 30   la classe VA   ha portato in scena un testo liberamente ispirato alla novella di Bice Piacentini “Il ballo del sospiro”. Al testo originale appartengono i personaggi principali e il tema dell’amicizia tra i due protagonisti, irrimediabilmente compromessa da una giovane popolana denigrata da tutti. Il testo è stato completamente riscritto e adattato dall’insegnante di italiano della classe, Marisa Taffora. Il tragico finale del testo originale ha lasciato il posto ad un viaggio di speranza e di riscatto verso l’America, abbracciando così pienamente anche l’attività didattica di storia, geografia e cittadinanza e Costituzione. Infatti la rappresentazione è stata il coronamento di un percorso triennale nell’ambito della storia locale ma  inserito nel più ampio progetto “Gente di mare”, condiviso con la classe 3B e con l’insegnante Monica Bettoni. Le insegnanti hanno portato avanti le attività durante l’intero anno scolastico, sono state coadiuvate nelle coreografie dei saltarelli dalla maestra di danza Maria Magliulo. Sono state coniugate le parole territorio, tradizione, sentimento, rispetto, accoglienza e integrazione. I ragazzi sono stati guidati alla conoscenza del proprio Paese, terra di mare, di confine, terra da cui da sempre sono partiti uomini e donne in cerca di una vita migliore. Il nostro territorio in cui, nell’antichità, un gruppo di Sabini ha deciso di stabilirsi, secondo la leggenda, guidati da un picchio, dando origine a noi Piceni. Ancora oggi si annovera quella Primavera Sacra. Attraverso le tante persone che arrivano in cerca di una vita migliore, di luoghi che offrano loro delle possibilità dove vivere e far vivere i propri figli con dignità. La ricerca della felicità, auspicata dalla nostra Costituzione, la ricerca del sogno, ha accomunato tanti popoli, e generazioni nel tempo e, ancora oggi, noi come gli altri, perché gli altri siamo anche noi. I nostri ragazzi lasciano la loro terra per poter veder riconoscere i propri meriti e veder anche loro realizzati i propri sogni. Partono lasciano il loro Paese, le loro famiglie, si muovono nel Mondo, perché il mondo è la nostra casa, senza limiti e senza confini, essere cittadini del mondo arricchisce, aiuta a vedere gli altri non come diversi ma come risorse. La serata ha visto anche la partecipazione dei ragazzi della classe 3C della scuola secondaria Mario Curzi, che diretti dai docenti: Serena Zeppilli, Marco Travaglia e Luigi Proietto, hanno accompagnato gli alunni delle due classi nell’esecuzione di due brani: Mamma mia dammi cento lire (finale del testo rappresentato) e L’inno delle Marche. La serata si è conclusa  con la canzone “Una vita in vacanza”, il testo della quale è stato modificato in collaborazione con gli alunni stessi.