SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A fine settembre 2016 avevamo raccontato del ritorno di una squadra che ha significato molto per un paio di giovane generazioni, ora adulte, in Riviera.

Parliamo della Sanfilippese che da allora è rinata e si è iscritta al campionato nazionale di calcio a 7 dopo che negli anni ’80 e ’90 era protagonista insieme ad altre realtà territoriali. Il team fu ricreato dalle vecchie colonne di quella squadra di ‘ragazzini terribili’, sul campo, ora uomini.

Stagione particolare l’ultima, quella 2017/18. Dopo il primo anno di “rinascita”, conseguenza dell’idea di Alessandro Palestini, ripetere e ampliare un sogno portato avanti con passione e abnegazione dallo staff uscente non è stato affatto semplice per il nuovo presidente Lorenzo Liberati.

“In primis il vuoto incolmabile lasciato dal compianto Costantino Carapucci (scomparso a fine agosto 2017) prima che allenatore – afferma a Riviera Oggi il numero 1 della società – Educatore per molti di noi: ci ha fatto domandare se mantenere o meno il nominativo della squadra, visto anche il cambio staff e rosa allo stesso tempo. La risposta è stata unanime e molto veloce. La Sanfilippese non è un insieme di nomi, ma una squadra che fa chilometri sempre con lo stesso spirito, cioè creare gruppo e divertirsi, possibilmente vincendo. Naturalmente giochiamo anche per onorare la figura di mister Costantino”.

Lorenzo Liberati prosegue: “Vedere ‘giovanotti’ del 1968 (come uno dei due portieri, Aleksandar Milojevic) divertirsi e confondersi con ragazzi del 1996 (come l’attaccante Giacomo Croci) è l’emblema di quanto detto prima. La Sanfilippese è questo. Grazie anche all’aiuto di sponsor come Cascioli, Zia Mamù e Il Rustichello, siamo riusciti a portare avanti un campionato oneroso, ma particolarmente stimolante, come è il campionato a 7 di Teramo, capace di attirare sempre più società e giocatori”.

La dirigenza, composta appunto dal presidente Lorenzo Liberati, dal vicepresidente Alessandro Chiodi e dal consigliere Simone Pignotti, ha allestito una rosa di tutto rispetto per un campionato difficile e terminato al 3° posto, non senza rimpianti.

Nello storico “campetto” di San Filippo Neri sono scesi in campo (oltre ai già citati Liberati, Chiodi e Pignotti) il capitano e colonna del centrocampo Lorenzo Bruni, il portiere Simone Prosperi, Pasquale Amoruso, Pietro Paolini, Emmanuel Spagnolini, Gianluca Cipolloni, Andrea Santori e Luciano Voltattorni, coadiuvati dallo staff composto da Ivan Santelia Ivan e Robert Boros.

Recentemente la squadra è stata impegnata nelle semifinali della Coppa Csi a Giulianova. Un cammino che però si è interrotto contro la Real Blu Nereto (squadra rodata da anni a queste manifestazioni) solo per la differenza reti che l’ha vista in svantaggio di una rete (sconfitta 1-3 in casa , vittoria 2-3 fuori casa). Il presidente Liberati afferma: “Le varie assenze nel finale di stagione non hanno demotivato la squadra la quale ha sempre dato l’anima per raggiungere l obbiettivo”.

La società è comunque già al lavoro per la prossima stagione. Sarà portata avanti quell’idea di aggregazione che contraddistingue la Sanfilippese in ogni partita portando sempre in quello storico stemma, il peso e la leggerezza di chi ha fatto parte del passato di questa storica squadra.