CUPRA MARITTIMA – Sono due cuori a caratterizzare il simbolo del progetto “Cupra per l’Ambiente”: il primo vuol rappresentare l’amore per la vita e l’ambiente in particolare, mentre il secondo testimonia l’amore nei confronti dei nostri figli, ricordandoci così che il mondo va preservato anche e soprattutto per le future generazioni.
Così è stato presentato ufficialmente, domenica 27 maggio presso la Sala della Stazione, l’avvio delle attività attuative del progetto promosso dal Comune di Cupra Marittima, in collaborazione con l’associazione Marche a Rifiuti Zero, PicenAmbiente e Legambiente.
Il percorso, come spiegato ieri dal Sindaco Domenico D’Annibali, è coronamento di un iter che parte da lontano, con l’adozione della raccolta differenziata prima e del porta a porta poi, e che vede Cupra Marittima fare da apripista a livello regionale della rivoluzione verso l’obiettivo della strategia a “rifiuti zero”. Come ricordato infatti dal consigliere regionale Fabio Ubinati, nel pacchetto europeo sull’”economia circolare” si dice che nel futuro non potrà andare in discarica più del 10% dei rifiuti. Attualmente nelle Marche va in discarica circa il 50% dei rifiuti prodotti e azioni come quella di Cupra Marittima vanno proprio verso una sempre maggiore diffusione di una cultura che pensa al rifiuto, non più come oggetto di scarto, ma come vera e propria risorsa da “rimettere in circolo”.
Nello specifico, l’assessore Roberta Rossi ha illustrato le fasi attuative del progetto, dalla costruzione del tavolo di lavoro con i commercianti per individuare le azioni concrete e realizzabili che sono state riassunte poi nei vari disciplinari per le varie tipologie di esercizi commerciali. Si va dal generico scontrino con stampato l’invito a non gettarlo nell’apposito cestino, all’adozione delle “family bag” per i ristoranti ovvero di quei contenitori adatti a portare a casa gli avanzi, fino alla distribuzione di acqua alla spina, all’adozione di tovaglie e tovaglioli di stoffa e di asciugatori elettrici per le mani nei bagni, etc. Nella pratica ogni tipologia di attività aperta al pubblico è stata “disciplinata” con un vero e proprio “vademecum” e nei prossimi giorni verrà visitata direttamente da un responsabile dell’associazione Marche a Rifiuti Zero. Durante l’incontro verranno illustrate le buone pratiche da adottare per aderire all’iniziativa e potersi fregiare del simbolo “Cupra per l’Ambiente”.
Beneficiari del progetto sono quindi i cittadini/consumatori che verranno sensibilizzati all’acquisto di prodotti e all’adozione di pratiche buone per l’ambiente, ma sono anche negozi e attività commerciali che hanno l’occasione di dimostrare ad una clientela sempre più attenta alle tematiche ambientali la propria sensibilità sull’argomento. A ciò si aggiunge poi anche il tornaconto economico diretto che deriva dall’abbattimento di spese per l’acquisto di beni monouso come ad esempio le bustine dello zucchero, sostituibili con i dosatori per i bar, o i dispenser di sapone al posto dei set di cortesia usa e getta negli hotel.
Il Comune, da parte sua, si impegna a fornire alle varie attività che rispettino almeno la metà dei punti inseriti nel proprio disciplinare il simbolo “Cupra per l’Ambiente” dell’anno corrente, del quale potranno fregiarsi come riconoscimento delle azioni svolte. Si impegna inoltre a pubblicizzare il progetto ed i negozi aderenti anche attraverso la stampa, pubblicazioni comunali, sito e la pagina facebook dedicata al progetto alla quale è già possibile iscriversi per tenersi aggiornati sulle varie fasi dell’iniziativa.
Nella sintesi, Cupra per l’Ambiente potrebbe essere presentato come un insieme di tante piccole azioni volte a migliorare il nostro Ambiente e la nostra Salute, perché utilizzando la stessa citazione presa in prestito a Totò dall’assessore Rossi , “è la somma che fa il totale!”.
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