SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Di seguito pubblichiamo un comunicato stampa del gruppo consiliare dell’Udc.

“La vicenda del regolamento di Occupazione suolo pubblico “Dehors” è complessa ed articolata. Chiederemo nei prossimi giorni di convocare nuovamente una commissione congiunta Urbanistica/Assetto del territorio e Commercio per trattare le proposte di modifica giunte agli uffici. Poi verosimilmente occorrerà un’ulteriore discussione e il passaggio finale in consiglio comunale per l’approvazione del regolamento. Tempi troppo lunghi che il mondo delle partite Iva della somministrazione alimenti e bevande non possono permettersi di aspettare. Il rilascio delle concessioni è bloccato.

Quindi non c’è tempo da perdere. Altrimenti salta la stagione estiva per tante piccole attività. Quindi occorre che la maggioranza dia mandato agli uffici competenti di rilasciare immediatamente i permessi di occupazione suolo pubblico stagionali che rispettano almeno i requisiti minimi della bozza di regolamento.

Sulla bozza di regolamento tanti dubbi: di seguito alcune punti da discutere e alcune proposte da valutare.

1)Data per acquisita e condivisa la necessità di garantire la tutela dei beni culturali ed artistici del territorio resta il fatto che il presupposto di equiparazione tra la valenza storico-culturale del paese alto di Grottammare e il centro di San Benedetto del Tronto è oggettivamente da rivedere. Possono esserci alcune zone (es. via XX Settembre) necessarie di tutela per la presenza di edifici storici ma ci si domanda quale è il valore dei palazzi di cemento armato anni 60 presenti in viale secondo Moretti.

2)Maggiore elasticità negli elementi di arredo delle occupazioni. Consentire l’uso di divanetti, non escludere l’uso di pedane che in alcuni casi sono inevitabili per rendere un piano di calpestio omogeneo (es. pineta), dare maggiore flessibilità nei materiali e colori di ombrelloni, sedie, elementi puntuali per delimitazioni in modo da intercettare tendenze di design moderne che per ovvie ragioni non possono essere comprese in un regolamento che resta valido per anni.

3)Va bene il vincolo delle dimensioni dell’occupazione del gazebo alla superficie disponibile dell’esercizio ma sono da aumentare le percentuali massime ammesse inserendo delle tolleranze.

4)Il tempo si attuazione delle disposizioni presenti nel regolamento di 18 mesi è troppo restrittivo. Qui non è in ballo, come molti hanno detto, il tempo di ammortamento dell’investimento per un gazebo, ma molti esercizi si giocano la sussistenza dell’attività. Noi proponiamo almeno 3 anni.

5)Maggiori e più efficaci controlli. Ripristino del concetto di legalità e rispetto delle norme. Se si arriverà ad un regolamento poi lo si rispetta e lo si fa rispettare compresa una maggiore efficienza nel controllo della riscossione dei permessi.

È vero che tutte le regioni stanno andando nella direzione della tutela del valore storico-culturale dei centri storici ma il punto è: andiamo tutti alla stessa velocità o a San Benedetto del Tronto si sta imponendo un regolamento che farà schiantare tanti esercenti?”