
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La protesta contro lo spostamento del Parco Bau sulla foce dell’Albula comincia a prendere proporzioni più grandi. Il gruppo, promosso dall’ex deputato Gianluigi Scaltritti e da Luigi Parri con la partecipazione delle associazioni “Fare Ambiente” e “Lega del Cane”, ha già raggiunto le 775 firme con la petizione avviata lo scorso 20 maggio e che mira a evitare il trasloco dell’area verde in via Paolini, visto che l’attuale location, nei piani dell’Amministrazione Comunale, dovrà diventare sede del monumento alla pesca oceanica, con la restaurata prua della Genevieve che si dovrebbe piazzare proprio dove oggi scodinzolano gli “amici” a 4 zampe.
L’obiettivo sono le mille firme, ma intanto il documento è stato protocollato e trasmesso al settore Ambiente del Comune che provvederà a portarlo a sua volta alle scrivanie di Piunti e dell’assessore Andrea Traini, col Comune che, da regolamento, dovrà dare una risposta scritta entro 30 giorni. Intanto il gruppo di Scaltritti sembra fare sul serio e si sta organizzando in un comitato. “Puntiamo anche a organizzare a San Benedetto un convegno nazionale sul rapporto tra essere umano e animale d’affezione” rivela l’ex parlamentare di Forza Italia che bolla come “indifferente” e “insensibile” l’atteggiamento dell’amministrazione Piunti verso la loro protesta. “Ma noi siamo pronti a un sit-in che partirà dal Comune per arrivare proprio al Parco Bau”.
La protesta, dicevamo, si sta organizzando e si è dotata anche di un avvocato, Lamberto Giusti che non manca di affermare come, a suo avviso, “Il benessere dei cani e degli animali domestici è un diritto riconosciuto anche dalla giurisprudenza europea. Anche la nostra Cassazione” aggiunge “si sta muovendo e è recente una sentenza che ha accordato a un lavoratore dei permessi per poter accudire il suo animale domestico”. Insomma se Piunti & Co. non dovessero ascoltare le richieste, che restano quelle di salvare l’attuale luogo del parco e di riqualificarlo, non si escludono azioni legali. “Perché il nostro è un diritto” chiosa l’avvocato. E non è detto che non ci siano delle risposte anche dalla politica. “Non ne vogliamo fare una questione politica” chiosa sempre l’avvocato “ma ci piacerebbe sentire il parere dei consiglieri” gli fa eco Gianluigi Scaltritti che a quanto pare avrebbe raccolto anche qualche assesnos alla sua battaglia dalle file del Pd.
Ma gli orizzonti sembrano essere anche più ampi. “Partiamo dal Parco bau per fare cultura sul rapporto uomo-animale” sottolinea invece Luigi Parri. E non mancano, in questo senso, i riferimenti al turismo. “Molti aspiranti turisti chiedono di spiagge, spazi e della possibilità di portare i loro animali in albergo. Che risposte dà San benedetto, anche guardando all’esempio di località turistiche molto più all’avanguardia di noi in questi servizi come Rimini?” continua lo stesso Parri.
Arrivano, infine, (GUARDA IL VIDEO) le puntualizzazioni su uno dei “vulnus” della vicenda nonché il fattore scatenante la protesta: il monumento alla Genevieve. “Esistono modi più degni per onorare la pesca oceanica” continua Scaltritti “per non parlare della dubbia opportunità di avere due monumenti uno dietro all’altro (la Genevieve verrebbe piazzata accanto a “Lavorare, Lavorare, Lavorare” n.d.r.). Quel monumento dovrebbe stare in area portuale, non sul lungomare”.
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“Monumento poco sentito” da chi? Da voi che ci volete portare i Vs cani a defecare, in pratica meglio un luogo maleodorante, non a norma a livello igienico e per pochi, che un parco per tutti i cittadini e turisti, dove io vorrei portare mia figlia a giocare, ma state di fuori? Il parco va tolto, a prescindere da qualsiasi monumento, fermo restando che è giusto a mio avviso destinare quel luogo alla memoria storica della marineria. IL PARCO VA TOLTO, farete qualche passo in più e la città tornerà a godere di un luogo pulito, in ordine e fruibile… Leggi il resto »
775 firme sono appena il 2% del totale di 40.000 abitanti, in pratica quattro gatti.
Quindi sarebbe piu corretto che queste associazioni affittassero un area
per i loro bisogni attrezzata i con servizi dedicati ai loro animali.
Inoltre Viale de Gasperi continua ad essere un orinatoio per cani
a tutte le ore. Di vigili e di sanzioni ai proprietari neanche l’ombra.
Se questo è il biglietto da visita di una città turistica…
Si rimane in attesa di vedere Scaltritti & Co. con le tende presso il parco Bau.
Preparo la macchina fotografica, ma dubito che i signori si sporchino i mocassini!
775 persone non sono 4 gatti!
Non si potrebbe spostare il parco Bau all’interno della pineta tra il Maggioni e il Centrale Park?
In senso assoluto 775 voti, hai ragione non sono 4 gatti, in senso democratico sono meno di 4 gatti!. Il parco va spostato in una zona, lontana da zonei frequentate da bambini, lontano od almeno non a ridosso di abitazioni ed impianti ludici o sportivi. Onestamente non capisco come possiate pensare di far giocare i bambini, o prendere un gelato, affianco ad un parco per cani, sarò strano io (e di cani ne ho avuti diversi), ma a casa mia una cosa sono le persone un’altra gli animali. Ripeto quello che qualche commentatore aveva già scritto in un post: agli… Leggi il resto »
Perchè non lo mettiamo davanti al municipio, oppure vicino la fontana delle Rotonda, oppure sotto la pinetina o meglio dentro la Palazzina Azzurra: Il mio cane mica la può fare nel primo posto che capita
“Esistono modi più degni per onorare la pesca oceanica” continua
Scaltritti “per non parlare della dubbia opportunità di avere due
monumenti uno dietro all’altro Quel monumento dovrebbe stare
in area portuale, non sul lungomare”.
Qualcuno di questo comitato cortesemente mi potrebbe spiegare quali insormontabili problemi potrebbe causare lo spostamento, e non cancellazione, del Parco Bau dall’attuale poco curata sede alla pinetina di Via Paolini, che verrà tra l’altro sistemata ed attrezzata ad ohc a spese di un privato, nell’ambito di un progetto edilizio?
Non avrebbero vista mare… Grande problema!