SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Samb-Piacenza, atto secondo. In una sfida che chiamiamo, per chiarezza, un “ottavo di finale” con vista sulla Serie B per l’unica vincitrice. Un sedicesimo di gloria, si giocheranno i rossoblu, per agguantare quella Serie B che manca dal 1988-89, ventinove anni esatti, anno tra l’altro dell’ultimo confronto con i biancorossi emiliani. Generazioni di sambenedettesi hanno tramandato le glorie passate ma una generazione altrettanto numerosa non ha mai assaporato il piacere della seconda categoria italiana.

Partita difficile, quella che vede i rossoblu ospitare gli emiliani, in vantaggio per 2-1 dopo la gara di andata. La Samb deve vincere con qualsiasi risultato: probabilmente assisteremo ad un avvio di partita in cui il Piacenza giocherà come nel secondo tempo: squadra chiusa in difesa con tentativo di ripartenze, per altro non pervenute nei secondi 45 minuti di Piacenza.

La Samb recupererà Bellomo e si tratta di un ritorno importante considerando la sfortunata assenza di Esposito, giocatore che si è rivelato fondamentale in molte partite grazie alla sua creatività da sfruttare anche a gara in corso. Proprio l’assenza dei due fantasisti e il ritardo nell’ingresso di Di Massimo hanno caratterizzato la ripresa della gara, dove la compagine di mister Moriero ha chiuso i padroni di casa nella propria metà campo senza però creare grandi pericoli.

Un Moriero che, afflitto dal perdurante silenzio stampa, ha ricalibrato la squadra sul 3-5-2 di Capuano con due modifiche sostanziali. La prima, la presenza contemporanea del doppio centravanti, era congrua considerando la doppia assenza di Bellomo ed Esposito e dunque un gioco che tramite le aperture di Bove si sarebbe sviluppato sulle fasce laterali, dove in effetti Valente e Rapisarda hanno svolto il proprio compito e Miracoli, in avvio, è arrivato al gol e ne ha sfiorato un altro.

Non sappiamo se lo stesso schema troverà conferma mercoledì sera, o se invece Moriero preferirà l’asse centrale Bellomo-Di Massimo in appoggio a Miracoli, con Stanco pronto ad entrare nella seconda parte nel caso la partita non si sbloccasse. Oppure, anche in considerazione di un campo che si annuncia pesantissimo (una consuetudine di questa stagione) preferirà i centimetri e i chilogrammi di Miracoli-Stanco.

Altra variazione di Moriero è la scelta di Valente al posto di Tomi. Una decisione che conferisce alla Samb maggiore pericolosità offensiva e forse soltanto qualche difficoltà difensiva in più. Ma Valente, purtroppo sotto-utilizzato per gran parte della stagione, è un’ala pura di grande qualità del quale non si potrà fare a meno anche nel fango che si preannuncia essere il Riviera.

Sarà bello trasformare lo stadio in un Sambodromo nella gara più importante dell’anno. Perché la carica che darebbe una qualificazione in rimonta sarebbe importantissima per un eventuale prossimo turno. Andiamoci a divertire e che vinca il migliore.