Anche l’Italia si prepara per la conquista di Marte. Con un workshop dal titolo “Esplorazione e colonizzazione del pianeta Marte: scenari operativi e strategia nazionale”, tenutosi presso l’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), è stato ufficializzato il progetto italiano, che aprirà la strada a future missioni sul pianeta rosso.

Il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira) è pronto a realizzare un campo base funzionale con infrastrutture e laboratori, che simuleranno una colonia umana su Marte.

La struttura, che sorgerà nella sede di Capua del Cira, sarà provvista di una serra per coltivare piante, un’area per la vita quotidiana degli astronauti e una zona per testare il movimento di robot e droni.
Nel suo complesso occuperà all’incirca l’area di un campo di calcio, e dovrà riprodurre le condizioni atmosferiche marziane con la massima fedeltà possibile.

La superficie di Marte, infatti, è decisamente inospitale, e richiede un’accurato lavoro di preparazione prima che un essere umano possa visitarla in sicurezza. Il pianeta ha un’atmosfera molto rarefatta rispetto a quella terrestre, composta quasi totalmente da anidride carbonica. Questo rende la superficie molto esposta alle radiazioni solari, nonché alle escursioni termiche. E’ stato stimato che la temperatura può variare da -140°C a massime di 30°.

I cambi di temperatura generano venti turbolenti che sollevano massicce quantità di polveri di ossido di ferro, provocando frequenti tempeste di sabbia.

Le turbolenze e la polvere sono il pericolo maggiore per le strumentazioni, per questo nella colonia di Capua sarà costruita un’apposita galleria del vento in grado di simularle. Occorre poi tenere conto della pressione marziana, meno dell’1% di quella terrestre, e della gravità, pari all’11%.

L’obiettivo” ha affermato Roberto Battiston, presidente dell’Asi “è sviluppare una serie di soluzioni tecnologiche per la futura colonizzazione di Marte. Il progetto avrà lo scopo di promuovere il ruolo dell’Italia nelle ricerche aerospaziali, con importanti ricadute economiche per le imprese. Al momento la colonizzazione di Marte sembra essere una priorità per gran parte delle agenzie spaziali nel mondo, e sono in corso numerosi esperimenti per creare nuove apparecchiature e simulare spedizioni.

Tra i progetti più affascinanti, va ricordata la “spedizione” Hi-Seas della NASA, nel 2017: quattro uomini e due donne sono stati mandati per otto mesi alle pendici del vulcano Mauna Loa, in un’isola delle Hawaii. Il territorio, deserto e roccioso, ha un aspetto simile a quello marziano. I terranauti hanno vissuto nella riproduzione di una colonia spaziale, mangiando cibo liofilizzato, usando le apparecchiature di ricerca e uscendo all’esterno solo con le tute spaziali, per raccogliere campioni di roccia.

Hi-Seas, però, non ha potuto ricreare la temperatura, i venti e la pressione marziani; per questo ci si aspetta che il progetto italiano dia un grande contributo alla ricerca globale. E l’ambizione dell’Italia non si ferma qui: la futura colonia è solo uno dei progetti del nuovo Programma di ricerca aerospaziale italiano (Prora).

In futuro” ha spiegato Paolo Annunziato, presidente del Cira “la nostra idea è lavorare in stretta collaborazione con altre agenzie spaziali, perché nessuno è in grado da solo di risolvere tutti i problemi tecnologici per portare e mantenere esseri umani su Marte“.

Colonizzare Marte sarà un passo fondamentale per la scienza, e forse getterà le basi per creare un secondo pianeta abitabile dopo la Terra. I ricercatori ritengono che, tra 4,1 e 3,7 miliardi di anni fa, la superficie marziana sia stata ricca d’acqua liquida, e potrebbe perfino aver ospitato delle forme di vita.

Ora l’acqua è visibile solo ai poli, ghiacciata, mentre la fascia centrale del pianeta è totalmente arida. Tracce di canali naturali, tuttavia, fanno supporre che potrebbe essere stata drenata sotto la superficie, e quindi trovarsi ancora negli strati più profondi.

Andiamo su Marte per capire come nasce e si sviluppa un pianeta non troppo diverso dalla Terra, con la speranza di trovare tracce di una vita passata.“, ha dichiarato Battiston.